Il cardinale Reginald Pole, storia di un Papa mancato

Il cardinale Reginald Pole

Oggi, parlo di un caso molto particolare della storia del secolo XVI, il caso del cardinale Reginald Pole.

Nato a Stourton Castle il 3 marzo 1500, questo cardinale inglese fu un discendente della famiglia reale dei Plantageneti, precisamente, del ramo degli York.

Infatti, egli era nipote del duca di Clarence Giorgio Plantageneto (21 ottobre 1449-18 febbraio 1478).

Il duca di Clarence era fratello dei re Edoardo IV (28 aprile 1452-9 aprile 1483) e re Riccardo III (2 ottobre 1452-22 agosto 1485).

La figlia del duca Giorgio fu Margaret Pole (14 agosto 1983-27 maggio 1541) la quale sposò sir Richard Pole (1462-18 dicembre 1505) e divenne contessa di Salisbury.

Ora, Reginald fu il terzogenito di Margaret.

Di conseguenza, colui che divenne cardinale fu anche cugino di re Enrico VIII Tudor (28 giugno 1491-28 gennaio 1547).

Infatti, la madre di quest’ultimo fu la figlia di re Edoardo IV, Elisabetta di York (11 febbraio 1466-11 febbraio 1503).

Destinato ad una vita religiosa, il futuro cardinale Reginald Pole ricevette una formazione umanistica di tutto rispetto.

Si formò qui in Italia e in particolare a Padova, ove fece amicizia con altri riformisti della Chiesa cattolica, come il futuro cardinale Gasparo Contarini (16 ottobre 1483-24 agosto 1542).

Conobbe anche il monaco agostiniano Pier Martire Vermigli (8 settembre 1499-12 novembre 1562).

Questi aderì al protestantesimo.

Nel 1527, tornò in Inghilterra, ove si ritirò nella certosa di Sheen.

Tuttavia, gli eventi travolsero la vita di Pole.

Re Enrico VIII volle divorziare dalla moglie Caterina d’Aragona (16 dicembre 1485-7 gennaio 1536) per sposare Anna Bolena (1501-19 maggio 1536).

Reginald Pole era contrario.

Questo gli fece perdere il favore del monarca e tornò in Italia.

Nel 1532, tornò a Padova e conobbe fra gli altri il cardinale Gian Pietro Carafa (28 giugno 1476-18 agosto 1559).

Nel 1555, questi divenne Papa con il nome di Paolo IV.

Intanto, nel 1534, lo scisma anglicano si compì.

Il re cercò di fare ammazzare Reginald Pole in Italia.

Il 22 ottobre 1536, Reginald Pole fu creato cardinale.

Ora, questo prelato ebbe una formazione umanistica e conobbe il frate mantovano Benedetto Fontanini (1495-1556).

Questi sposò le teorie di Juan de Valdés (1505-prima del 25 luglio 1541).

Quest’ultimo diede origine al circolo degli Spirituali di Napoli, un movimento che sostenne la necessità di riformare la Chiesa anche secondo principi luterani, pur senza rompere con Roma.

Proprio il cardinale Pole si avvicinò alle idee di questo movimento.

Mentre la madre ed il fratello del cardinale furono decapitati per tradimento, nel 1541, Pole ricevette da Papa Paolo III (Alessandro Farnese, 29 maggio 1468-10 novembre 1549) l’incarico di Amministratore del Patrimonio di San Pietro.

Egli si trasferì e Viterbo, ove fondò un circolo di Spirituali.

Fecero parte di codesto circolo figure come il cardinale Giovanni Gerolamo Morone (25 gennaio 1509-1° dicembre 1580) e la nobildonna Vittoria Colonna (1490 o 1492-25 gennaio 1547).

Ci fu anche il pittore e scultore Michelangelo Buonarroti (6 marzo 1475-18 febbraio 1564).

Ora, il già noto Gian Pietro Carafa si erse contro il cardinale Pole ed i suoi spirituali.

Anche lui fu creato cardinale e divenne capo dell’Inquisizione.

Carafa fu una persona intransigente.

Tra il 1545 ed il 1546, il cardinale Pole fu legato pontificio nel Concilio di Trento ma lasciò i lavori, adducendo motivi di salute.

Si stava votando il decreto “De iustificatione”.

Sicché, il 10 novembre 1549, Papa Paolo III morì.

Ci fu il conclave e Pole fu favorito.

Tuttavia, l’interessato cardinale Carafa raccolse informazioni di presunta eresia da usare contro Pole.

Per un voto, Pole mancò l’elezione diretta ma gli fu chiesto di accettare per adorationem.

Pole rifiutò.

Così, fu eletto Papa il cardinale toscano Giovanni Maria Ciocchi dei Monti (10 settembre 1487-23 marzo 1555).

Questi divenne Papa con il nome di Giulio III.

Il 6 luglio 1553, in Inghilterra, morì re Edoardo VI (nato il 12 ottobre 1537).

La corona passò alla sorellastra cattolica Maria (18 febbraio 1516-17 novembre 1558).

Pole fu mandato in patria dal Papa come legato.

Nel 1555, fu deposto l’arcivescovo protestante Thomas Cranmer (2 luglio 1489-21 maggio 1556).

Così, Pole fu messo al posto di quest’ultimo nell’amministrazione dell’arcidiocesi di Canterbury.

Nel 1556, Pole fu consacrato arcivescovo di Canterbury e collaborò con la regina nel ripristino della fede cattolica in Inghilterra.

Nel frattempo, Papa Giulio III era morto, ed il trono pontificio passò a Marcello Cervini degli Spannocchi (6 maggio 1501-1° maggio 1555) il cui pontificato durò solo 22 giorni. Egli prese il nome di Marcello II.

Morto Papa Marcello II, ci fu un altro conclave e si concretò l’incubo di Pole e dei suoi Spirituali.

Fu eletto Papa il cardinale Carafa, il quale assunse il nome di Paolo IV.

Questi iniziò a perseguitare gli Spirituali.

Il vescovo di Bergamo Vittore Soranzo (26 luglio 1500-13 maggio 1558) fu condannato in contumacia poche settimane prima della morte.

Soranzo fu il cappellano di Pole.

Anche Pole ebbe guai.

Nel 1557, il Papa gli revocò la legazione inglese e lo richiamò a Roma.

Gli andò bene, perché la regina Maria I si oppose.

Tuttavia, nel 1558, Maria morì.

Quasi per una sorta di scherzo del destino, il cardinale la seguì poche ore dopo.

Ora, il cardinale Pole fu un Papa mancato.

Se fosse stato eletto, Pole sarebbe diventato il secondo pontefice inglese, dopo Papa Adriano IV (1100-1° settembre 1159).

Se avesse accettato quella nomina per adorationem, Pole sarebbe diventato Papa e la storia sarebbe stata molto diversa.

Di lui, ho scritto anche su “La Civetta“.

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