Il duca Giorgio di Sassonia, un nobile che ebbe una triste fine

duca Giorgio

Oggi, tratto la triste fine che ebbe il duca Giorgio di Sassonia (27 agosto 1471-17 aprile 1539), un nobile che operò nel periodo della Riforma protestante.

Duca di Sassonia dal 1500, Giorgio fu figlio del duca Alberto III (detto Alberto il Coraggioso, 1443-1500) e di Sidonia di Poděbrady (1449-1510).

Quest’ultima fu figlia del re d Boemia Giorgio (6 aprile 1420-22 marzo 1471), il quale fu il primo monarca europeo che rinunciò alla fede cattolica per abbracciare quella hussita.

Jan Hus (1371-6 luglio 1415) fu l’antesignano di Martin Lutero (10 novembre 1483-18 febbraio 1546).

Il duca Giorgio visse e operò proprio quando il monaco tedesco affisse le famose “95 Tesi” alla porta della chiesa del castello di Wittenberg.

Quest’ultima città fu legata al cugino di Giorgio, il principe elettore Federico III (detto Federico il Saggio, 17 gennaio 1473-5 maggio 1525).

Federico fu principe elettore di Sassonia, in quanto discendente del principe Ernesto (1441-1486), fratello del duca Alberto III.

Il principe elettore Federico III protesse Lutero e lo sostenne, sebbene vi siano ancora oggi voci contrastanti riguardo ad una conversione del principe al luteranesimo.

Per gli evangelici, Federico si sarebbe convertito in punto di morte.

Tuttavia, non esistono prove riguardo a ciò.

Morto Federico, l’elettorato passò al fratello di questi Giovanni (1468-1532), il quale si convertì al luteranesimo e lo fece diventare religione di Stato nella sua zona.

Il duca Giorgio rimase cattolico e divenne un oppositore di Lutero.

Egli cercò di difendere la causa del cattolicesimo nel suo ducato.

Purtroppo, ebbe un problema: non aveva eredi maschi sani.

Dal matrimonio con Barbara Jagellone (1478-1534) nacquero dieci figli, cinque maschi e cinque femmine.

L’unico erede maschio sopravvissuto all’epoca in cui il duca Giorgio pensò alla successione, il 1539, fu il figlio Federico, il quale aveva un deficit cognitivo.

Il duca combinò un matrimonio tra Federico ed Elisabetta di Mansfield e di affidare l’amministrazione ad un consiglio di reggenza.

Purtroppo, anche Federico morì prematuramente e, stando al testamento del padre Alberto, il ducato sarebbe passato al fratello di Giorgio, Enrico (1473-1541).

Per sfortuna di Giorgio, anche Enrico si fece luterano.

Giorgio arrivò a violare il testamento del padre, cercando di lasciare il ducato a Ferdinando d’Asburgo (1503-1564), il fratello dell’imperatore del Sacro Romano Impero Carlo V.

Quest’ultimo divenne imperatore a sua volta, nel 1556.

Tuttavia, il piano non riuscì perché il duca Giorgio morì.

Egli fu sepolto nella cattedrale di Meissen.

Fu l’ultimo signore di Sassonia ad essere stato sepolto in quella cattedrale.

Enrico divenne duca, con il nome di Enrico IV, e con lui il luteranesimo prese piede in Sassonia.

I vescovi di Meissen Giovanni VIII Maltziz e Nicola II von Carlowitz cercarono di opporsi al diffondersi del luteranesimo senza riuscirci.

Anche i canonici della cattedrale abbracciarono la nuova religione.

Nel 1581, l’ultimo vescovo di Meissen Giovanni IX von Haugwitz (1524-1595) si dimise, si convertì al luteranesimo.

Si sposò nel 1582 con la nipote Agnes e si ritirò nel castello di Ruhethal, a Mügeln.

La diocesi di Meissen fu soppressa.

La cattedrale, nella quale il duca Giorgio fu sepolto, divenne luterana.

Così, la salma del povero duca non ebbe pace neppure nel suo riposo, per via dei sermoni luterani che si iniziarono a pronunziare dentro la cattedrale.

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