Il vaccino: la storia di una scoperta che ancora oggi salva molti

Vaccino

Quando si parla del vaccino, si fanno teoremi di vario tipo.

Si fanno anche teoremi di complottismo. Alcuni di questi, fanno anche sorridere. Altri, sono decisamente inquietanti, perché (a causa del fatto che molti non conoscano il tema) rischiano di scatenare situazioni non belle.

Ora, la storia della vaccinazione è molto lunga.

Per sapere qualcosa di più, prima di tutto, si deve rispondere a codesta domanda: cosa significa vaccinarsi?

Un vaccino è un antigene che viene inserito nel corpo di un essere vivente così da scatenare la reazione del sistema immunitario di quest’ultimo.

Il sistema immunitario ha una memoria e qualora si presentasse l’agente eziologico della malattia che corrisponde all’antigene esso sarebbe “addestrato” a fare il suo dovere.

Un antigene è un agente che scatena una reazione immunitaria e può essere un virus o un batterio.

La storia della vaccinazione è molto lunga.

Già durante la Guerra del Peloponneso (431 AC-404 AC) si notò che chi si ammalava di peste e guariva non si ammalava una seconda volta.

Tuttavia, la prova del nove fu data da Edward Jenner (17 maggio 1749-26 maggio 1823).

Nel 1796, il medico inglese fece una scoperta importante.

Egli intuì che le mungitrici che contraevano il vaiolo vaccino non si ammalavano di quello umano.

Allora, Jenner prese del materiale contenuto in una pustola di vaiolo bovino in un bimbo di otto anni.

Il bimbo non sviluppò la malattia.

Così nacque il vaccino.

Cento anni più tardi, il medico francese Louis Pasteur (27 febbraio 1822-28 settembre 1895) riuscì a dimostrare che per generare l’immunità verso un agente patogeno si potevano usare preparazioni microbiche alterate di midollo spinale di conigli infettati da rabbia e bacilli (batteri) di antrace riscaldati.

Nel 1980, l’Organizzazione Mondiale della Sanità dichiarò il vaiolo eradicato.

Ora, parliamo anche del Coronavirus COVID-19.

Si sta lavorando per la ricerca di un vaccino.

Un esempio è il Galilee Research Institute (Migal), un istituto israeliano.

Certamente, riuscire a trovare un vaccino contro il COVID-19 sarà un passo importante.

Certo, ci sono delle difficoltà.

Basti pensare alla mutevolezza del virus in questione.

Però, se si trovasse il vaccino contro il COVID-19 ci sarebbero maggiori possibilità di affrontare questo virus anche in caso di mutazione.

Certamente, dobbiamo avere fede in Dio (e chi crede ce l’ha) ma non dobbiamo dimenticare che abbiamo anche la scienza.

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