Vortigern, il gran traditore del popolo britannico che vendette il suo regno

Vortigern

Oggi, parlo di un personaggio molto controverso: Vortigern.

Vortigern (o Vortingen o Urtigernus, 394?-454?) era un personaggio probabilmente esistito.

Questi fu un signore della guerra, il quale regnò nella Britannia post-romana.

Ora, per capire le cose, bisogna fare un breve sunto storico.

La Britannia del tempo era una provincia romana.

Tuttavia, man mano che la crisi dell’Impero Romano d’Occidente (del quale l’isola era parte) avanzava, la Britannia diveniva sempre meno controllabile.

Inoltre, si stava concretando sempre di più la minaccia dei Visigoti su Roma.

Questi ultimi si erano stanziati come foederati dell’esercito dell’Impero Romano d’Oriente.

L’imperatore d’Oriente Arcadio (377-1° maggio 408) nominò il loro capo Alarico I (370-410) magister militum dell’Illiria.

Sicché, Alarico I sfruttò la controversia tra l’imperatore romano d’Oriente ed il fratello di questi, l’imperatore romano d’Occidente Onorio (9 settembre 384-15 agosto 423).

Quest’ultimo fu sotto la tutela del magister militum di origine vandala Stilicone (359-22 agosto 409).

Stilicone respinse i Visigoti di Alarico e sconfisse gli Ostrogoti di Radagaiso (morto il 23 agosto 406).

Tuttavia, Stilicone cadde vittima di un complotto dell’aristocrazia romana.

Morto Stilicone, Alarico riuscì ad arrivare a Roma nel 408.

Fu complice di ciò l’inerzia di Onorio.

In un primo momento, Roma si salvò, con la cessione dell’oro al visigoto e la liberazione di alcuni schiavi barbari.

Tuttavia, l’imperatore non volle concedere ad Alarico il Norico.

Così, questi saccheggiò Roma.

Era il 410.

Proprio in quell’occasione, la Britannia fu lasciata dalle legioni romane più importanti.

Da quel momento, essa non fu più di fatto sotto la giurisdizione dell’Impero Romano d’Occidente ma divenne un regno tributario di esso.

Ciò è scritto sul libro “De Excidio et conquestu Britanniae“, un libro scritto da San Gildas Baldonicus (493-503 o 504 o 516) ma riportato da Polidoro Virgili (1470-18 aprile 1555).

La Britannia fu in mano a dei signori della guerra.

Uno di questi fu proprio Vortigern.

Già nel 350, il governo centrale dell’impero non diede rinforzi alle legioni in Britannia, se non dei barbari di stirpe iranica.

Con la minaccia di Alarico, molte legioni lasciarono la Britannia.

Ora, da ovest, la Britannia era minacciata dagli Irlandesi e da nord vi era la minaccia di Pitti.

Il Vallo di Adriano non era più protetto.

Così, Vortigern chiese dei rinforzi all’Impero Romano d’Occidente ma quest’ultimo non poté darglieli.

Allora, Vortigern assoldò degli Angli, dei Sassoni e degli Juti come mercenari.

Non potendoli pagare, però, egli diede a questi pezzi del suo regno.

Così, questi popoli germanici e pagani si presero delle terre britanniche e cristiane.

Vortigern sposò una donna sassone e questo diede scandalo.

Infatti, i Britanni erano cristiani, anche se una larga fetta di loro seguiva l’eresia di Pelagio.

Questo creò una sorta di dannazione agli occhi della storia di Vortigern, come spiego io stesso in questa mia poesia scritta in maccheronico-siciliano ed in italiano:

URTIGERNUS LU TRADITURI

Malidittu, ca vinni da l’historia,

quannu Angli, Saxones et Juti…

Britanniae rex Urtigernus…

accussì chiamau…

pirchì lu so’ populu vinnìu…

et ruina tintu purtau…

ca damnatus fu da Diu.

VORTIGERN IL TRADITORE

Maledetto, che venne dalla storia…

quando Angli, Sassoni e Juti…

di Britannia re Vortigern…

così chiamò…

perché il suo popolo vendette…

e rovina malo portò…

che dannato fu da Iddio.

Forse, la storia di Vortigern ci deve insegnare il fatto che i cattivi politici facciano molti danni.

La storia lo dimostra.

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