Hughie Hogg racconta: gli artisti spariti

Hughie Hogg
Hughie Hogg, personaggio della serie TV “Hazzard” impersonato da Jeff Altman

Salve, sono sempre io, il vostro Hughie Hogg, nipote di Jefferson Davis Hogg, boss della Contea di Hazzard.

Nella notte tra il 13 e il 14 settembre 1321, il grande poeta Dante Alighieri morì.

Padre della lingua italiana, Dante Alighieri influenzò molti artisti.

Penso anche allo scrittore Ralph Waldo Emerson e al poeta Ezra Pound, entrambi del mio Paese, gli Stati Uniti d’America.

Mi viene in mente anche lo scrittore e poeta inglese (di origine italiana) Dante Gabriel Rossetti.

Dante Alighieri fu un artista vero.

Oggi, in questo mondo balordo, gli artisti sono irrilevanti.

In questo mondo pazzo e distopico, si spacciano per artisti dei personaggi che in realtà sono funzionali ad un certo tipo di sistema ma che non hanno nessun talento.

Invece, i veri artisti sono bistrattati e condannati all’irrilevanza.

Oggi, gli artisti veri sono scomparsi dai radar.

Al contrario, gli pseudo-artisti abbondano.

Gli pseudo-artisti non hanno un pensiero proprio.

Piacciono ad un certo tipo di sistema che vuole imporre il suo pensiero come un nuovo Vangelo.

Il vero artista non sente di essere tale.

Egli non pretende di essere acclamato come un dio ma è acclamato per le sue opere.

L’artista è un uomo libero.

Non segue per forza di cose il sistema.

Dante Alighieri, per esempio, non esitò a criticare anche Papa Bonifacio VIII, il quale lo fece cadere in disgrazia.

Al contrario, lo pseudo-artista pensa alla fama e al denaro e perciò si attacca al sistema e ne diventa il megafono.

Lo pseudo-artista è schiavo di sé e del sistema.

Dunque, stiamo molto attenti a distinguere l’artista dallo pseudo-artista.

Dopo questa considerazione, vi saluto.

Ci risentiremo.