Hughie Hogg racconta: la pesca della discordia

Hughie Hogg
Hughie Hogg, personaggio della serie TV “Hazzard” impersonato da Jeff Altman

Salve, sono il vostro Hughie Hogg e vi voglio dare un giudizio riguardo alla storia di una polemica scoppiata di recente qui in Italia.

Una nota catena di supermercati ha fatto una pubblicità.

In questa pubblicità, una madre ed una figlia si trovano in un supermercato (della catena in questione) a fare la spesa.

La figlia ad un certo punto scompare e la madre la ritrova nel reparto di ortofrutta di fronte alle pesche.

Allora, la madre le compra una pesca.

Tornate a casa, la bambina incontra il padre, esce di casa e sale in auto con lui.

La bambina saluta la mamma e porta la pesca con sé.

In auto, ella consegna il frutto al padre e le dice che è un regalo della mamma.

Il padre accetta la pesca e se ne va con la figlia, la quale saluta la madre.

Da questa scena si evince che i genitori sono separati.

Questa pubblicità ha scatenato una serie di polemiche da una certa politica, la quale ha cominciato a parlare di “messaggio sbagliato”.

Si sono scomodati anche gli psicologi, i quali hanno detto che non spetta ai figli “rimettere a posto le cose”.

Ora, dico la mia.

Io non ho il diritto di giudicare nessuno.

Del resto, non sono un santo ma un vero marpione.

Se non fosse così, non mi chiamerei Hughie Hogg.

Io sono un corrotto e corruttore.

Per me essere disonesti è un pregio.

Del resto, ho seguito le orme di mio zio, il boss di Hazzard Jefferson Davis Hogg.

Però, trovo fuori luogo quella polemica.

Pensate a una coppia che divorzia.

Finché non ci sono di mezzo dei figli, il problema resta tra i due coniugi.

Invece, la situazione è diversa quando ci sono di mezzo dei figli.

Sono i figli a pagare il prezzo più alto del divorzio dei genitori.

In alcuni casi, il divorzio è una necessità o un male minore.

Penso, per esempio, ai casi di violenze domestiche.

In casi simili, il divorzio è il male minore.

Infatti, è meglio divorziare che arrivare ad atti gravi che comporterebbero il rischio di pericolo per la salute fisica e psichica di uno dei due coniugi.

Però, oggi, si divorzia per una sciocchezza.

Basta che la moglie dica al marito: “Non ti amo più” o che il marito inizi a sbavare dietro ad una donna più giovane ed attraente che gli apre le gambe si arriva al divorzio.

C’è troppa superficialità nei rapporti umani.

Quando si sceglie di condividere la propria vita con un’altra persona si deve essere consapevoli di ogni cosa che tale scelta comporta.

Quando ci si ama, ci si piace per quello che si è.

Amarsi significa anche non tradirsi e non farsi male a vicenda.

Quando ci si sposa e si fanno dei figli, la situazione è ancora più ingarbugliata.

I figli sono coloro che soffrono di più quando due genitori divorziano.

Comunque, i soloni che hanno protestato di fronte alla pubblicità hanno fatto ciò solo per ideologia.

Scommetto che se la pubblicità avesse avuto come protagonisti una famiglia “queer”, magari formata da una coppia di uomini o da una coppia di donne con un figlio nato tramite fecondazione assistita, i soliti soloni avrebbero applaudito.

Questa è la distopia della società di oggi.

Siamo passati dal pomo della discordia alla pesca della discordia.

Ora, il vostro Hughie vi saluta e vi dice che ci rivedremo la prossima volta.