Salve, il vostro Hughie Hogg vi vuole esporre un tema che ho esposto in parte ieri , riguardo alla questione dell’incesto.
Nella storia, i rapporti tra parenti furono presenti, specie tra le casate nobili.
Però, ciò non portò fortuna.
Un esempio fu quello del re di Spagna Carlo II d’Asburgo.
Il sovrano, morto il 1° novembre 1700, fu figlio di consanguinei.
Infatti, i suoi genitori, re Filippo IV e Marianna d’Austria, erano zio e nipote.
Inoltre, nella famiglia degli Asburgo di Spagna ci furono tanti casi di rapporti tra parenti.
Il risultato fu l’estinzione del ramo spagnolo della casata.
Il ramo spagnolo degli Asburgo si estinse il 1° novembre 1700, proprio con la morte di re Carlo II.
Non parliamo poi della regina del Regno Unito d’Inghilterra e d’Irlanda Vittoria (24 maggio 1819-22 gennaio 1901).
La regina Vittoria era portatrice sana del gene dell’emofilia (un difetto della coagulazione del sangue) e lo trasmise ai suoi discendenti che si imparentarono con molte casate reali.
Ricordo che l’emofilia si trasmette attraverso le donne portatrici sane del gene difettoso e colpisce i maschi.
Infatti, il gene si trova nel cromosoma X del XXIII paio di cromosomi.
Le donne hanno due cromosomi X mentre gli uomini hanno un cromosoma X ed uno Y.
Avendo due cromosomi X, la donna può essere sana, portatrice sana o malata.
In quest’ultimo caso, la donna può essere emofiliaca solo se ha entrambi i cromosomi X con gene difettoso.
Al contrario, l’uomo può essere sano o malato.
Dunque, l’incesto non è solo moralmente discutibile (non voglio fare un discorso morale, vista la fama di noi Hogg) ma è sbagliato anche sul piano scientifico.
Del resto, ci sono comunità in cui molti hanno sposato dei propri parenti, trasmettendo varie malattie ereditarie alla prole.
Alcune di queste malattie sono gravissime.
Ciò è un problema anche nelle comunità nelle quali si pratica l’endogamia.
Dunque, il detto che recita: “Mogli e buoi dei paesi tuoi” va bene fino ad un certo punto.
Chi vuole la normalizzazione dell’incesto non si rende conto del danno che rischia di fare all’umanità.
Farebbe bene a lasciare perdere.