Ringrazio la mia amica Eleonora di questo screenshot de “La Nazione” con un titolo allarmante sulla Lunigiana.
La Toscana è stata colpita dal maltempo e la Lunigiana non ha fatto eccezione, purtroppo.
Il maltempo colpisce anche questa regione storica, oggi divisa tra Toscana e Liguria.
Infatti, la Lunigiana è divisa in Alta Lunigiana, la quale è parte della provincia toscana di Massa-Carrara, e Bassa Lunigiana, la quale è parte della Liguria, precisamente della Provincia della Spezia.
Si vedono massi precipitati e alberi caduti.
Una famiglia della zona è stata evacuata per pericolo di crollo della propria casa.
Insomma, dalla Lunigiana a Firenze, la Toscana crolla e questo ci deve fare riflettere circa la gestione del territorio.
Intanto, so che ci sono già delle iniziative in favore della Toscana.
Il coordinatore in Europa del Movimento Associativo Italiani all’Estero (MAIE) Massimo Romagnoli ha annunciato una raccolta fondi per la Giornata annuale dei Toscani nel Mondo.
Un articolo su “Italia chiama Italia” riporta ciò.
Dunque, è bene stare vicini alle popolazioni colpite da tale evento tragico e cercare di convivere con le bizze di questo clima, invece di lagnarsi e continuare a parlare di “cambiamento climatico” più per ideologia che per scienza.
Si parla tanto (e spesso a vanvera) di “cambiamento climatico” ma non si fa nulla per prevenire certe situazioni.
Il nostro Paese è di per sé fragile.
Intanto, anche la Lunigiana sta soffrendo.
Del resto, si trova in una zona appenninica compresa tra l’Emilia-Romagna e il Mar Tirreno.
La zona è di per sé soggetta alle perturbazioni.
Non si potrebbe fare qualcosa per ridurre i rischi, invece di sposare una certa ideologia antiumana?
Basterebbe una gestione del territorio un po’ più oculata, per fare la differenza.
Invece, il territorio è gestito in una certa maniera e quando accadono i fatti gravi si dice: “La colpa è del cambiamento climatico”.
Debbo dire che la solidarietà degli italiani nel mondo sia davvero encomiabile.
Si può risiede in Italia, in Inghilterra, negli Stati Uniti d’America o in Uruguay ma il sangue italiano si fa sentire sempre.
Questo è essere italiani.