Andrea d’Ungheria, il re mancato del Regno di Napoli.

Andrea d'Ungheria

Quando si parla di un uomo sfortunato, si parla di un nobile del XIV secolo, Andrea d’Ungheria.

Della casata d’Angiò, Andrea d’Ungheria (30 ottobre 1327-18 settembre 1345) fu duca di Calabria.

Figlio del re d’Ungheria Carlo Roberto d’Angiò (1288 o 1291-16 luglio 1342) e di Elisabetta di Polonia (1305-29 dicembre 1380), Andrea sposò la regina di Napoli Giovanna I (1326-12 giugno 1382).

Il matrimonio fu orchestrato dal padre di lei, re Roberto (1277-16 gennaio 1343) che non volle che il padre di lui si prendesse il Regno di Napoli.

La morte di Roberto fece salire al trono Giovanna ma il marito non fu re.

Egli ebbe il titolo di duca di Calabria.

Il matrimonio tra i due fu molto infelice.

Il marito era circondato da nemici, dato che la nobiltà napoletana spalleggiava la moglie.

La mossa della regina Giovanni I, avallata da Papa Clemente VI (1291-6 dicembre 1352), irritò profondamente il marito.

Allora, Andrea scrisse alla madre, Elisabetta di Polonia.

Egli volle lasciare il Regno di Napoli.

La vedova di Carlo Roberto decise di intervenire e si recò alla corte di Napoli mascherando la sua venuta dietro le parvenze di una visita di Stato.

Elisabetta pretese dal Papa il ritiro delle disposizioni in favore di Giovanna e diede al figlio un anello che lo avrebbe protetto dai pericoli di avvelenamento.

I nobili napoletani congiurarono contro Andrea.

Il 18 settembre 1345, i congiurati lo aggredirono mentre si allontanava dalla sua stanza del castello di Aversa.

I cospiratori lo strangolarono e lo gettarono dalla finestra.

La regina Giovanna I ignorò le urla del consorte.

La sorte si vendicò contro di lei.

L’assassinio di Andrea portò a degli scontri nel reame napoletano.

Il fratello di Andrea, il re Luigi I d’Ungheria (5 marzo 1326-10 settembre 1382), invase per due volte il Regno di Napoli.

Non si riuscì a provare la complicità di Giovanna nella morte di Andrea ma trentasette anni dopo Carlo III d’Angiò Durazzo (1345-24 febbraio 1386) mandò dei sicari che presero Giovanna, la rinchiusero nel castello di Muro Lucano e la uccisero.

Questa fu la vendetta.

Il povero Andrea d’Ungheria si trovò in un gioco più grande di lui e perse la partita.

Quando il potere viene posto come fine di tutto, situazioni come questa diventano inevitabili.

/ 5
Grazie per aver votato!