Enrico che non fu imperatore: Enrico l’Uccellatore

Enrico

Enrico l’Uccellatore (Enrico I di Sassonia, 876-2 luglio 936) fu considerato il padre del Sacro Romano Impero, il quale fu rifondato nel 962 da suo figlio Ottone.

Questi (912-973) divenne imperatore.

Il folle gerarca nazista Heinrich Himmler (7 ottobre 1900-23 maggio 1945) disse di essere una reincarnazione di colui che fu definito “il primo sovrano tedesco”.

Il gerarca fece di Quedlinburg, città la cui abbazia è ancora oggi luogo di sepoltura del re tedesco, un vero e proprio luogo di “pellegrinaggio”.

In realtà, sebbene avesse posto le basi della ricostruzione di parte di quell’impero voluto da Carlo Magno, il quale cessò di esistere nell’887, Enrico l’Uccellatore non divenne mai imperatore.

Egli ebbe il titolo di re dei Romani e quello di duca di Sassonia.

Non divenne mai imperatore del Sacro Romano Impero.

Quest’ultimo iniziò a disgregarsi con la morte del successore di Carlo Magno, Ludovico il Pio (778-840), e cessò di esistere con la deposizione dell’imperatore Carlo III (detto Carlo il Grosso 839-888), la quale avvenne nell’887.

Dunque, non c’era più un impero ma vi erano dei regni, come il Regno dei Franchi Occidentali, il Regno dei Franchi Orientali e la Francia Media.

Quest’ultima comprendeva la Lotaringia, la quale metteva insieme i territori dei Paesi Bassi, del Belgio, della Francia orientale, della Borgogna e dell’Italia centro-settentrionale.

La corona imperiale fu contesa tra i Guidonidi, i Bosonidi e gli Unrochingi.

Di questi ultimi fu esponente il marchese del Friuli Berengario I (850-924).

Alla morte di questi nessuno assunse più la corona imperiale, fino ad Ottone, il figlio di quel re Enrico l’Uccellatore che ho citato prima.

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