La chiesa di San Martino di Canterbury, la chiesa più antica d’Inghilterra

chiesa di San Martino

Scrivo un articolo che piacerà parecchio all’amica Chantal Fantuzzi. Esso è dedicato alla chiesa di San Martino di Canterbury.

Ieri, si è festeggiato San Martino di Tours ed oggi scriverò un articolo che tratterà la storia di uno dei luoghi di culto a lui dedicati.

La chiesa di San Martino di Canterbury è un luogo di culto che si trova nell’ex-sede primaziale della Chiesa cattolica inglese, la quale dal 1559 ad oggi è sede primaziale della Chiesa anglicana.

L’attuale sede primaziale della Chiesa cattolica in Inghilterra è a Londra, nella cattedrale di Westminster.

Infatti, la Chiesa cattolica non può riprodurre le arcidiocesi e le diocesi del Medioevo poiché i titoli degli arcivescovi e dei vescovi di queste ultime spettano alla Chiesa anglicana.

Dunque, la chiesa di San Martino di Canterbury è un importante luogo di culto non solo perché si trova nella sede primaziale ma anche per la sua storia.

Infatti, la chiesa era la cappella privata della regina del Kent Bertha (565-601).

Bertha era una principessa franca e cristiana e sposò il re del Kent Aethelberht (550-616).

Di origine pagana, Aethelberht si fece cristiano con il matrimonio e fece cristianizzare il suo regno.

Oggi, Aethelberht e la moglie sono venerati come santi dalla Chiesa cattolica e da quella anglicana.

In realtà, nel luogo della chiesa di San Martino sorgeva un altro edificio di culto cristiano di epoca tardo-romana.

Con l’arrivo degli Angli, dei Sassoni e degli Juti, che erano pagani, l’edificio cadde in disuso e rovinò.

Dunque, Bertha ristrutturò l’edificio.

Questa storia fu riportata da San Beda il Venerabile (672 o 673-26 maggio 735).

Sebbene il santo monaco avesse ritenuto che il luogo di culto romano fosse stato già cristiano, gli studiosi attuali mettono in discussione.

La chiesa fu usata dal monaco benedettino Agostino (Sant’Agostino di Canterbury, 13 novembre 534-26 maggio 604) per la missione portata avanti da Papa Gregorio I (Papa Gregorio Magno o San Gregorio Magno, 540-12 marzo 604).

La costruzione della chiesa fu portata avanti con l’uso di materiale recuperato da manufatti ed edifici romani, un po’ come la pieve dei Santi Cosma e Damiano che si trova qui a Barbassolo, località del Comune di Roncoferraro, in Provincia di Mantova.

Ho scritto qualcosa a riguardo nei miei libri intitolati “Da Roncoferraro a Pontremoli: una possibile via delle statue-stele?” e “Da Essen ad Eboli: la Via dei Santi Cosma e Damiano“.

La chiesa di San Martino perse di importanza con l’erezione della cattedrale di Canterbury e dell’abbazia di Sant’Agostino.

Nel corso del Medioevo, l’edificio fu rifatto in stile gotico.

Il campanile è di epoca posteriore ed è in stile gotico perpendicolare.

Il complesso monastico fu soppresso nel 1538 per volere di re Enrico VIII Tudor (28 giugno 1491-28 gennaio 1547).

Oggi, la chiesa di San Martino dipende dalla cattedrale.

L’attiguo cimitero annovera sepolture di importanti personaggi come Thomas Sydney Cooper (1803-1902).

La chiesa, con tutto il complesso monastico e la cattedrale, è riconosciuta come Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco.

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