La chiesa di San Nicola di Nicosia, l’Inghilterra e l’Italia

Ho già scritto qualcosa riguardo alla struttura di Bedestan (o Bedesten) di Nicosia, con la famosa chiesa di San Nicola.

La chiesa di San Nicola che noi vediamo oggi è una chiesa gotica che fu costruita in luogo di una chiesa bizantina ortodossa.

Essa fu eretta da alcuni monaci inglesi seguaci di San Tommaso Becket (21 dicembre 1119 o 1120-29 dicembre 1170).

Dunque, questa chiesa fu connessa col mondo anglosassone.

Nel 1489, i Veneziani presero il controllo di Cipro e la chiesa fu data agli ortodossi, i quali ne fecero un edificio vescovile.

Ci fu un grande restauro.

Gli stemmi delle famiglie cipriote che finanziarono ciò sono visibili nel portale.

Nel 1573, tre anni dopo la conquista di Cipro da parte dei Turchi Ottomani, la chiesa fu chiusa da questi ultimi e fu donata alla fondazione Haramayn.

L’edificio fu convertito in un mercato coperto.

Poi, arrivarono i Britannici.

Con l’arrivo dei Britannici (che giunsero a Cipro nel 1878) ci fu un grande restauro dei monumenti gotici dell’epoca dei Luisgnano.

Ci sono tanti monumenti gotici, come le cattedrali di Nicosia e di Famagosta, trasformate entrambe in moschee nel 1570 e nel 1571, l’abbazia di Bellapais, oggi parrocchiale ortodossa e museo, la chiesa di Santa Caterina di Nicosia (anch’essa convertita in moschea) e per l’appunto la chiesa di San Nicola.

Esistono anche i resti di altre chiese gotiche.

Penso ai ruderi della chiesa di San Giorgio dei Greci e a quelli della di San Giorgio dei Latini, che si trovano a Famagosta.

Durante il periodo britannico (1878-1960), ci fu la volontà di recuperare questi monumenti.

In particolare, fu molto attivo Lord Herbert Kitchener, I Conte Kitchener (24 giugno 1850-5 giugno 1916).

Questi ed altri uomini importanti cercarono di acquistare la chiesa di San Nicola, di ristrutturarla e di riconvertirla alla funzione originaria.

Purtroppo, questa cosa non si poté fare.

Infatti, la proprietà dell’edificio non poteva essere venduta e non si poteva aprire un luogo di culto non musulmano a meno di 100 metri da una moschea.

La moschea in questione era l’ex-cattedrale di Santa Sofia.

Così, i Britannici intrapresero alcuni lavori di ristrutturazione e negli anni ’30 l’edificio fu usato come deposito di reperti medievali presi da altri edifici, come la Moschea Ömerge.

Oggi, la chiesa di San Nicola è un centro culturale.

Dunque, l’edificio in questione fu legato al mondo britannico ma fu anche legato all’Italia.

Infatti, vi sono in esso resti di un pavimento cosmatesco.

Lo stile cosmatesco si rifà ai marmorari romani e nacque in Italia.

Dunque, la vera Europa si vede nell’arte e nella storia e non nella burocrazia.

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