La supercella, una realtà sempre più frequente nelle nostre zone

Supercella

Oggi, stiamo vedendo fenomeni atmosferici molto forti. Uno di questi è la supercella.

I temporali si dividono in varie categorie per origini e per forma.

Per origini, i temporali si dividono in temporali frontali, temporali orografici e in temporali di calore.

Per forma, questi fenomeni si distinguono in temporali a cella unica, temporali a celle multiple, squall-line e in supercelle.

Il temporale a cella unica è il classico temporale di breve durata.

I temporali squall-line sono temporali che fanno parte di un’unica linea di un sistema temporalesco.

Invece nei sistemi temporaleschi composti da più celle (multicelle) il fenomeno della rigenerazione porta alla continua ricreazione di nuove cellule mediante l’outflow della cella originaria che solleva l’aria caldo-umida preesistente al suolo.

Ora, parlo proprio dell’argomento in questione: la supercella.

La supercella è un temporale con al suo interno un mesociclone.

Un mesociclone è una bassa pressione in rotazione attorno ad un minimo barico.

Una supercella è spesso isolata da altri temporali, anche se può fare parte di una squall line.

La supercella, per certi versi, può essere considerata come un’enorme cella singola provvista al suo interno di una corrente ascensionale rotante in senso antiorario, nell’emisfero boreale, o orario, in quello australe.

Un suo elemento strutturale è la shelf-cloud (nube a mensola) che è una nube bassa, lunga e a volte arcuata che però non provoca fenomeni.

Si tratta di un temporale raro ma molto più violento di altri, per la presenza di fenomeni elettrici, come i fulmini, di grandine e di venti forti.

Inoltre, tra tutti i temporali, la supercella è quella che ha la maggiore possibilità di generare un tornado.

Ora, la supercella sta diventando sempre più frequente.

Forse, ciò è può essere dovuto al cambiamento di clima.

Maggiore calore dà maggiore intensità ai fenomeni.

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