L’imperatore Ottone I di Sassonia ed il duomo di Magdeburgo

L'imperatore Ottone I

Tra l’imperatore Ottone I di Sassonia (detto Ottone il Grande, 23 novembre 912-7 maggio 973) e la cattedrale di Magdeburgo, vi è un legame molto forte.

Qui, il primo imperatore del ricostituito Sacro Romano Impero della Nazione Germanica riposa con la prima moglie Edith di Wessex (910-26 gennaio 946).

Nei secoli, questo riposo non fu certo tranquillo, come dimostra questa mia poesia scritta in maccheronico-siciliano e in italiano.

RIPOSU OTHONIS I
Mancu lu focu…nec pugna…

quannu a lu Venneri Sanctus vinni…

Otto, Sacrum Rumanu ‘Mpiraturi,

rispigghiari certu potti…lu Mali…

da l’ultimu jornu fora…

comu Brandeburgensis cardinali…

ca a l’heresia lu populu purtau…

accussì in Magdeburgensis cattidrali.

IL RIPOSO DI OTTONE I
Manco il fuoco…né la guerra…

quando a Venerdì Santo venne…

Ottone, Sacro Romano Imperatore,

risvegliare certo poté…il Mal…

dall’ultimo giorno fuori…

come di Brandeburgo il cardinale…

che all’eresia il popolo portò…

così in di Magdeburgo cattedrale.

Si ringrazia l’amica Chantal Fantuzzi dell’ispirazione.

Questa mia poesia (scritta in maccheronico-siciliano e in italiano) è dedicata al luogo in cui riposano le spoglie dell’imperatore Ottone I di Sassonia (23 novembre 912-7 maggio 973).

Il luogo in questione è la cattedrale di Magdeburgo.

Dedicata ai Santi Maurizio e Caterina, la cattedrale fu distrutta in un incendio nel giorno del Venerdì Santo del 1207.

Questo fu il primo “disturbo” causato al riposo dell’imperatore Ottone I.

Fu ricostruita nello stile gotico che oggi noi vediamo.

A volere la ricostruzione della cattedrale fu l’arcivescovo di Magdeburgo Alberto I di  Käfernburg (1170-1232).

Dal 1223 alla morte, l’arcivescovo in questione fu anche conte di Romagna.

La nuova cattedrale fu il primo edificio gotico dell’area tedesca.

L’edificio sacro fu completato nel 1520. 

Tuttavia, ci fu un altro “disturbo” per l’imperatore.

Poco dopo, arrivò a Magdeburgo il protestantesimo.

La città divenne un centro nevralgico della diffusione della nuova religione.

L’arcivescovo di allora fu il cardinale Alberto IV di Brandeburgo (28 giugno 1490-24 settembre 1545) si rese impopolare, per le sue ambizioni terrene.

Inoltre, non disponeva neppure dei mezzi con i quali contrastare il diffondersi del protestantesimo.

Questo spinse la popolazione ad aderire al luteranesimo.

Neppure i successori del cardinale (che erano tutti amministratori) poterono fare molto, dato che anche il capitolo della cattedrale passò alla nuova religione.

Dal 1566, l’arcidiocesi fu retta da amministratori luterani.

Nel 1567, alla prima Domenica di Avvento, nel duomo si celebrò il primo Divino Servizio luterano e l’arcidiocesi fu retta da amministratori protestanti.

Durante la Guerra dei Trent’anni (1618-1648), arrivarono a Magdeburgo le truppe imperiali.

Il 20 maggio 1631, la città fu espugnata.Solo un piccolo di gruppo di 4000 abitanti si salvò, trovando rifugio nel duomo.

Il pastore si inginocchiò di fronte al generale Tilly (1559-30 aprile 1632).

La cattedrale fu riconvertita al cattolicesimo.

Fu insediato un amministratore apostolico cattolico.

Questi fu l’arciduca Leopoldo Guglielmo d’Austria (5 gennaio 1614-20 novembre 1662)

Tuttavia, quando Tilly andò via, il duomo fu saccheggiato e le sue vetrate furono distrutte.

A guerra finita, secondo i trattati di Munster e di Osnabruck (Pace di Vestfalia), l’arcidiocesi di Magdeburgo fu soppressa.

La sede apostolica cattolica fu poi ripristinata come semplice diocesi nel 1973.

Tuttavia, la cattedrale dei Santi Maurizio e Caterina rimase per sempre luterana.

Infatti, la cattedrale della nuova diocesi cattolica fu (ed è tuttora) la chiesa di San Sebastiano.

Tra il 1806 ed il 1814, Magdeburgo fu occupata dalle truppe napoleoniche.

La cattedrale divenne un granaio ed una scuderia.

Il re di Prussia Federico Guglielmo III  (3 agosto 1770-7 giugno 1840) fece restaurare la cattedrale.

Evidentemente, fece ciò non solo per una questione religiosa ma anche per dare un po’ di lustro alla sua casata, visto la sepoltura dell’imperatore Ottone I.

Nel 1900, furono rifatte le vetrate. Il duomo si salvò durante la I Guerra Mondiale ma subì gravi danni nella II.

Solo il tempismo dei pompieri evitò danni più gravi.

L’edificio fu restituito al culto nel 1955.

Ora, faccio una riflessione attuale.

Oggi, si distruggono le statue in nome della “lotta al razzismo”.

Ora, la storia della cattedrale di Magdeburgo deve essere un esempio per noi.

Infatti, lì vi è sepolto un imperatore.

Tutti noi sappiamo che il protestantesimo divenne uno strumento di rottura con il Papa ma anche con l’imperatore.

Dunque, nella loro furia iconoclasta, i protestanti avrebbero potuto fracassare la tomba dell’imperatore e gettarne via le ossa, come accadde in Inghilterra, quando la tomba di re Riccardo III (2 ottobre 1452-22 agosto 1485) fu distrutta durante le soppressioni dei monasteri operate da re Enrico VIII.

La storia deve essere sempre rispettata.

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