Uta di Ballenstedt, la margravia di Meissen che ideale di bellezza

Uta di Ballenstedt

Incomincio questo articolo con una mia poesia scritta in maccheronico-siciliano e in italiano e dedicata ad Uta di Ballenstedt:

Naumburgensis Uta

Nenti, pì Domini gratia…

et pì omini vuliri,

mancu Morti fari ci potti,

a la nobbili Uta…

ca frati Lutherus ancu visti…

comu di Braunau lu diavulu…

ma sempri ristau ‘n gratia Christi.

Uta di Naumburg

Nulla, per del Signor grazia…

e…per d’uomini volere,

manco Morte far le poté

alla nobile Uta…

che frate Lutero anche vide…

come di Braunau il diavolo…

ma sempre restò in grazia di Cristo.

La margravia Uta di Ballenstedt (1000-23 ottobre 1046) fu margravia di Meissen, in quanto fu sposata con Eccardo II (985-24 gennaio 1046).

Lo stesso Umberto Eco (5 gennaio 1932-19 giugno 2016) scrisse di lei queste parole:

Tra tutte le donne della storia dell’arte, quella con cui andrei a cena è Uta di Naumburg“.

Ella nacque nel castello di Naumburg, in Sassonia-Anhalt.

Suo padre fu Adalberto, erede di Odo I (930-13 marzo 993) erede margravio della Marca Sassone Orientale.

Il fratello di lei, Esico di Ballenstedt (morto nel 1060) fu capostipite della famiglia degli Ascanidi, una famiglia di origini polacche.

Sua sorella Hacheza (morta nel 1063) fu badessa dell’abbazia di Gernrode.

Nel 1026, ella sposò il margravio di Meissen Eccardo II.

All’epoca, una donna di ventisei anni non era considerata giovanissima.

Con il marito, ella si trasferì nel castello di Albrechtsburg, nella città di Meissen.

Visse lì per vent’anni, fino alla morte.

In questo ventennio, Uta affrontò anche un processo per stregoneria, cosa che imbarazzò non poco l’austero marito.

La coppia non ebbe figli.

Ella morì il 20 ottobre 1046, nove mesi dopo Eccardo, il quale fece una donazione all’abbazia di Gernrode prima della sua morte.

I coniugi furono seppelliti nella cattedrale di Naumburg, anche se in seguito i loro sepolcri furono rimossi.

Tuttavia, nel coro della succitata cattedrale, si vedono ancora oggi le statue raffiguranti Eccardo e la moglie.

Nel 1542, la cattedrale di Naumburg passò al culto luterano.

L’ultimo vescovo cattolico di Naumburg, Julius von Pflug (1499-3 settembre 1564), morì a Zeitz.

La statua raffigurante Uta fu ritenuta un esempio di bellezza.

I nazisti, nella loro perversione, ne fecero un monumento dedicato alla “bellezza ariana”.

Si dice anche che il personaggio della matrigna cattiva di Biancaneve sia stato ispirato da lei.

Nel bene e nel male, i simboli hanno una forte valenza.

Nel bene e nel male, Uta di Ballenstedt fu un simbolo.

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