Adeste fideles, un canto inglese pieno di sofferenza

Adeste fideles
Adeste fideles, O come, All Ye Faithful, video della BBC preso da YouTube

Natale si avvicina e si sentono canti come quello intitolato “Adeste fideles”, che a noi è noto come “Venite fedeli”.

Il canto in questione non è italiano ma è inglese, anche se originariamente era cantato in latino.

Infatti, il canto natalizio fu composto dal musicista britannico John Francis Wade (1711-1786).

Egli morì a Douai, in Francia.

Giacobita e cattolico, Wade si trovò a vivere in esilio.

Nel 1688, re Giacomo II Stuart fu deposto e sostituito dalla figlia Maria sul trono inglese.

Fu la vittoria dell’anglicanesimo sul cattolicesimo.

Dopo quel fatto, infatti, nessun cattolico poté salire al trono britannico.

I cattolici inglesi dovettero aspettare fino al 1829 per poter ritrovare i loro diritti civili.

Gli esuli cattolici inglesi trovarono nella città francese di Douai un punto di riferimento.

Wade non vide mai ciò e morì esiliato.

Egli insegnò musica al Collegio Inglese di Douai.

Wade avrebbe trascritto composto tale canto trascrivendone uno irlandese.

Il testo è composto da otto strofe, delle quali solo la I, V, VI e VII furono trascritte da Wade.

Le strofe restanti furono trascritte padre Étienne-Jean-François Borderies (1764-1832), prete cattolico francese che fu costretto a fuggire a causa della Rivoluzione francese.

Dunque, questo canto trasmette la fede di un uomo che dovette stare lontano dalla sua patria per la sua religione.

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