Anno 1562: San Martino non ebbe più il suo riposo

anno 1562

Oggi, si festeggia San Martino di Tours e scrivo un articolo riguardo ad un fatto accaduto nell’anno 1562, un anno terribile per la basilica del Santo.

Prima di iniziare a trattare l’argomento, auguro buon onomastico a coloro che si chiamano Martino e Martina.

L’anno 1562 fu uno di quegli anni terribili per le guerre di religione tra cattolici e ugonotti.

Gli ugonotti attaccavano le chiese cattoliche e distruggevano le immagini sacre.

Anche i reliquiari erano distrutti.

Del resto, gli ugonotti erano calvinisti.

Nel calvinismo era vietato il culto delle immagini sacre.

Tuttora, è così.

Infatti, una chiesa calvinista è spoglia.

Non ha dipinti e statue, perché per il calvinismo le opere d’arte distraggono i fedeli dall’ascolto della Parola, sono simboli di tracotanza e di idolatria.

Lo stesso discorso vale anche per il culto della Madonna e dei santi.

Dunque, durante le guerre di religione che insanguinarono la Francia nel XVI secolo, le chiese cattoliche erano attaccate dagli ugonotti e venivano spogliate delle opere d’arte e dei reliquiari.

Purtroppo, nemmeno la basilica di San Martino fu risparmiata da questa ondata iconoclasta.

Nell’anno 1562, la tomba di San Martino fu profanata dagli ugonotti.

La cassa con le reliquie del santo fu data alle fiamme e si poterono recuperare solo parte del cranio e l’osso di un braccio.

Questo fu il preludio di ciò che sarebbe accaduto durante il periodo della Rivoluzione francese.

Nel 1797, la basilica era danneggiata dall’incuria.

Fu sconsacrata e trasformata in scuderia.

I tiranti furono rimossi e il deambulatorio crollò.

Il Consiglio municipale di Tours decise di fare demolire la chiesa.

La tomba dei figli di re Carlo VIII, che si trovava al piedicroce, fu spostata alla cattedrale di San Gaziano.

Rimasero solo in piedi la Torre Carlomagno che si ergeva di fronte alla testata del transetto nord (crollata per metà nel 1928 e restaurata nel 1963), quella dell’orologio, la torre destra della facciata, e le case canoniche del chiostro con una galleria rinascimentale.

La basilica fu ricostruita nel 1886 e riconsacrata nel 1890.

Così, il culto di San Martino rinacque.

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