Il corno rosso, un simbolo di una credenza o un rimando religioso

corno

Il corno rosso portafortuna è uno dei simboli più tipici di un certo folclore napoletano, il simbolo di una credenza assai diffusa.

Ora, sorge questa domanda: da dove nacque tale simbolo?

Riguardo alla nascita del corno rosso portafortuna ci sono varie storie.

Per la prima, tale simbolo sarebbe un retaggio del paganesimo e sarebbe legato alla virilità.

In passato, virilità era sinonimo di prosperità.

Infatti, l’amuleto rappresenterebbe il fallo di Priapo e sarebbe un simbolo di forza e di virilità e (di conseguenza) di prosperità.

Il dio Priapo veniva solitamente rappresentato con un membro di dimensioni ipertrofiche indicante prosperità, fortuna e fertilità.

Spesso, il membro era tinteggiato di rosso come il corno.

Con l’avvento del Cristianesimo, il fallo avrebbe assunto la forma di peperoncino e sarebbe diventato il corno rosso.

Un’altra storia, invece, ci dice che tale amuleto rappresenti il dito di San Gennaro.

Esso, infatti, rappresenterebbe il dito mignolo della mano del santo.

San Gennaro avrebbe perso il dito nel miracolo del 600, quel miracolo che salvò Napoli dall’eruzione del Vesuvio.

Dunque, stando a questa versione della storia, il noto amuleto avrebbe un’origine cristiana e non pagana.

Le caratteristiche del corno sono un forma storta e attorcigliata con punta finale, come quella di un peperoncino, colorato di rosso, vuoto all’interno e per i più scaramantici, in terracotta e rigorosamente dato in dono.

Tale amuleto è legato anche a grandi personaggi del teatro e del cinema napoletano, come il principe Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas De Curtis, che noi ricordiamo come Totò.

Dunque, tale oggetto ha una storia importante, una storia da tutelare, al di là delle superstizioni.

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