Quando si parla di Ario (256-336) si parla di un personaggio particolare, un personaggio la cui storia fu contorta e la cui morte fu misteriosa.
Ario era teologo originario della Cirenaica.
Egli fondò una corrente del Cristianesimo denominata arianesimo.
Secondo la dottrina ariana, Gesù e il Padre non erano consustanziali.
I pratica, Ario sosteneva che Gesù non fu generato ma fu creato da Dio.
Nella visione ariana Gesù era il Messia ma non era il Figlio di Dio.
Piuttosto, era un “figlio adottivo” di Dio, il quale lo scelse come mediatore tra Dio e gli uomini.
Nel 313, l’imperatore romano Costantino I promulgò l’Editto di Milano, col quale dichiarò il Cristianesimo religione non più illecita nell’Impero Romano.
Nel 325, lo stesso imperatore convocò e presiedette il Concilio di Nicea, un concilio col quale si determinarono le regole del Cristianesimo.
Si scontrarono varie tesi tra le quali ci furono quelle cattoliche (le attuali tesi del cattolicesimo e dell’ortodossia) e quelle ariane.
Vinsero le prime, mentre l’arianesimo fu dichiarato eretico.
Tuttavia, l’arianesimo si diffuse tra i barbari germanici.
Ora, mi soffermo sulla morte di Ario.
Socrate Scolastico (380 o 390-439-450) riferì che il teologo eresiarca sarebbe morto nel Foro di Costantino a Costantinopoli per un’emorragia intestinale.
Come riporta anche un video di Vanilla Magazine, le cronache riferiscono che Ario sarebbe morto in seguito ad un attacco di diarrea talmente forte che gli avrebbe provocato l’uscita dei visceri.
Qualcuno vide un castigo divino contro l’eretico.
Poco si sa delle cause di tale attacco di diarrea.
Per alcuni, esso sarebbe stato causato da un’infezione o da un fatto naturale ma per altri Ario sarebbe stato avvelenato.
Riguardo alla seconda ipotesi, sorge questa domanda: quale sarebbe stato il motivo dell’avvelenamento?
L”arianesimo fu dichiarato eretico nel 325.
Dunque, le tesi cattoliche divennero dominanti.
Uccidere Ario sarebbe significato farne un martire.
Il mistero rimane.