Il mio rapporto con la strada è piuttosto contorto e contraddittorio, un rapporto strano e a dir poco surreale, un rapporto quasi di amore-odio.
Da una parte mi piace viaggiare e dall’altra provo timore verso la strada.
Purtroppo, certe esperienze segnano pesantemente.
L’ultima brutta esperienza sulla strada la ebbi nel 2019, quando l’auto a bordo della quale stavo venne tamponata da un’altra nell’incrocio di Barbassolo di Roncoferraro e mi feci male.
Ancora oggi, soffro di dolori cervicali, a causa di ciò.
Però, in precedenza vissi altre brutte esperienze.
Per contro, io sono uno che nella vita ha viaggiato.
Essendo figlio di un abruzzese e di una siciliana, il viaggio è qualcosa di storicamente presente nella mia famiglia.
A me piace viaggiare per vedere i posti.
Mi piace vedere chiese, monasteri e castelli e se fossi particolarmente munifico userei una parte di soldi per viaggiare.
Ovviamente, userei il resto per farmi un’attività e fare altri soldi.
Sono idealista ma so essere anche pragmatico.
Però, le mie attuali condizioni di persona senza una posizione lavorativa vera e la questione che è tema di questo articolo sono due impedimenti.
La questione delle fobie è nota.
Ho già scritto qualche articolo e un ebook in precedenza.
Le fobie sono dei limiti e possono portare l’inferno nella vita di una persona.
Io ne so qualcosa.
Una fobia come l’amaxofobia limita molto nella guida.
Non è bello che una persona che sale in macchina abbia degli attacchi di panico.
Ovviamente, si deve lottare e chi ha delle fobie forti deve lottare di più.
Si spera in bene…e che possa trasformare certi sogni in realtà.
Si spera anche che questo mio articolo possa aiutare altri a riflettere e a lottare contro quei demoni che sono le fobie.