Enrico l’insicuro

Enrico
Re Enrico VIII d’Inghilterra (28 giugno 1491-28 gennaio 1547), ritratto eseguito da Hans Holbein il Giovane

Della psicologia di re Enrico VIII ho scritto molto. Infatti, ho scritto anche un libro intitolato “Il tiranno Enrico“.

La psicologia del monarca, il quale regnò dal 1509 alla morte, fu molto complessa.

Infatti, egli era un amante del fasto e faceva tornei.

Dietro l’apparente giovialità e il modo di fare cavalleresco dei primi anni del suo regno si nascose un animo paranoico e insicuro, un animo che a lungo andare lo portò a compiere autentici delitti e a instaurare il regime di terrore che lo rese noto.

Ancora oggi, re Enrico VIII è ricordato per il regime terrore.

Sia chiaro, anche altri re del suo stesso periodo ricorrevano ad ogni mezzo per affermare il proprio potere.

Però, il monarca d’Inghilterra faceva ciò in maniera molto più brutale e divenne sempre più crudele col passare degli anni e con deteriorarsi delle sue condizioni fisiche.

L’uomo atletico e di bell’aspetto dei primi anni del suo regno lasciò il posto ad un grassone dolorante, costipato ed iracondo, un uomo disposto a mettere a morte chiunque avesse avuto anche solo la sfortuna di spiacergli in un certo momento di qualsiasi giornata.

Dissidenti politici e religiosi e persone che non piacevano al sovrano in un determinato momento finirono bruciati vivi o impiccati sventrati e squartati oppure decapitati.

Ci fu anche una legge che permise la morte per bollitura.

Certamente, come tutti i re Tudor, re Enrico VIII non si sentiva pienamente legittimato.

Ricordo che suo padre, il conte di Richmond Enrico, divenne re col nome di Enrico VII nel 1485, dopo la famosa Guerra delle Due Rose.

In più, ci fu la questione del “Titulus regius” che riguardò sua madre, Elisabetta di York.

Dunque, il re inglese risentì molto di questa storia ma fu evidente che egli avesse dei problemi come la mancanza di introspezione e (forse) anche di autostima.

Alcune fonti storiche riportano che il giovane Enrico sia stato segnato dal fatto che sua padre gli abbia preferito in più di un’occasione suo fratello, il principe del Galles Arturo (1486-1502).

Ricordo che Enrico non sarebbe diventato re se Arturo non fosse morto prematuramente.

Questo lo portò a diventare il re tiranno che fu.

Morale della storia: date il potere ad una persona insicura ed il rischio che ella abbia atteggiamenti da tiranno si concretizza.

La storia lo dice.

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