Feste e patroni: una riflessione

Feste

Le feste di paese e quelle patronali sono un patrimonio fondamentale per la vita di una comunità. Senza questi eventi, una comunità muore.

Oggi, qui a Roncoferraro c’è stato il XXV anniversario dell’erezione del monumento della mondina di Roncoferraro.

Nella frazione di Barbassolo c’è stata la festa patronale dei Santi Cosma e Damiano.

Io ho partecipato ad entrambi gli eventi.

Ho presenziato alla messa a Barbassolo e sono stato alla festa di Roncoferraro.

Sono segretario pro-tempore del Comitato Manifestazioni Roncoferraro.

La messa a Barbassolo è stata bellissima, con il suono dell’arpa e del violino che accompagnava la voce di una cantante lirica che intonava il “Gloria” in latino e non solo.

Feste come le due che ho citato, delle quali una è sacra e l’altra è profana, rappresentano forme di aggregazione delle rispettive comunità.

Esse rappresentano le identità delle comunità stesse.

Purtroppo, in un mondo globalizzato come quello attuale, si tende trascurare tutto ciò.

Anzi, tutto ciò è visto come vecchiume.

In realtà, questi eventi sono patrimoni delle realtà locali e (come tali) vanno tutelati.

L’auspicio è che si possano fare anche in futuro.

In un mondo come il nostro, si tolgono i simboli in nome del “politicamente corretto”.

Oggi, si è fatta la festa del XXV anniversario dell’erezione della statua della mondina di Roncoferraro.

Domani, qualche testa matta potrebbe dire che tale festa celebri la condizione di schiavitù delle donne del passato e potrebbe chiederne il divieto.

Anzi, le teste matte potrebbero anche chiedere di togliere la statua stessa.

Questo modo di fare è un sintomo di una volontà di autoeliminazione di una civiltà.

Per eliminare una civiltà non servono le bombe ma basta toglierne o alterarne i simboli e la storia.

Questa è la triste realtà.

/ 5
Grazie per aver votato!