Hughie Hogg racconta: eroi ed antieroi

Hughie Hogg
Hughie Hogg, personaggio della serie TV “Hazzard” impersonato da Jeff Altman

Io, il vostro Hughie Hogg, sono tornato e ho deciso di trattare il tema dell’antieroe, colui che si contrappone all’eroe.

Mi è capitato di leggere un blog italiano

Mi pare che il blog in questione sia “Il Secondo Mestiere“.

Un articolo di quel blog tratta un poeta novecentesco molto noto, un tal Gabriele D’Annunzio.

D’Annunzio esaltava il concetto di eroe e di superuomo, elaborando a modo suo anche il concetto di Friedrich Nietzsche.

La storia è piena di eroi ma anche di antieroi.

Infatti, ogni eroe ha un suo antagonista.

Spesso, però, si indica come eroe chi vince.

Prendiamo, per esempio, il caso di Ottaviano e Marco Antonio.

I due generali romani erano alleati ma poi si contesero l’eredità politica di Giulio Cesare.

Marcantonio era sposato con Cleopatra.

Tra il 44 e il 31 AC ci fu una guerra civile e Ottaviano sconfisse Marco Antonio e Cleopatra ad Azio.

I due amanti si suicidarono a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro.

Ottaviano vinse e nel 27 AC divenne il primo imperatore di Roma col nome di Augusto.

Così, Ottaviano Augusto divenne un eroe mentre Marco Antonio fu colpito anche dalla damnatio memoriae.

Ottaviano fu un eroe e Marco Antonio un antieroe.

Se la storia fosse andata diversamente e Marco Antonio e Cleopatra avessero vinto, probabilmente, le parti sarebbero invertite.

Dunque, può essere definito eroe chi vince ma non sempre chi vince è un personaggio positivo.

Prendiamo, per esempio, la II Guerra Mondiale.

Al tavolo dei vincitori sedette anche uno come Stalin.

Stalin può essere ricordato come un personaggio positivo?

Direi di no, vista la caterva di morti che fece.

Stalin era un dittatore feroce e non era migliore del baffetto di Braunau.

Per questo motivo, egli non può essere ricordato come un eroe.

Ricordiamo anche i soldati nordafricani (i Goumiers) nelle file alleate che stuprarono le donne italiane.

Non dice niente il termine “marocchinate“?

Neppure quei soldati che fecero quelle cose furono degli eroi.

Eppure furono tra i vincitori anche loro.

Penso anche ai partigiani che uccisero il seminarista Rolando Rivi.

Nemmeno loro furono degli eroi.

Lo stesso discorso vale anche per lo jugoslavo Tito.

Nonostante ciò, c’è chi li ricorda tra i buoni, gli eroi.

A volte, esistono delle zone grigie nelle quali coloro che sembrano buoni sono cattivi e viceversa.

Questa è la storia umana ed è cosa ben diversa dai miti.

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