Il monastero di Bad Doberan è un esempio di tempio di una famiglia nobiliare importante, la famiglia del Meclemburgo.
Esso fu fondato dai monaci cistercensi.
La sua fondazione fu approvata dal principe Pribislavo nel 1164 ma il monastero fu consacrato nel 1300.
La sua chiesa divenne ben presto il tempio dei duchi di Meclemburgo nel 1368.
I duchi di Meclemburgo furono sepolti lì.
L’area del Meclemburgo fu particolarmente feconda nel creare accoliti per gli insegnamenti di Martin Lutero tra cui i duchi Enrico V e Alberto VII.
Il monastero di Bad Doberan divenne un centro nevralgico delle idee luterane.
Alberto VII, duca di Brunswick-Lüneburg, tornò presto al cattolicesimo mentre suo fratello Enrico V fu uno strenuo difensore del luteranesimo.
Il 7 maggio 1520 il conflitto aperto tra i due fratelli portò ad una scissione del Meclemburgo-Schwerin nei ducati di Meclemburgo-Schwerin e Meclemburgo-Güstrow.
Il monastero di Bad Doberan a questo punto della sua storia passò sotto i domini di Enrico V, duca di Meclemburgo-Schwerin, che vi nominò come proprio rappresentante Joachim Stafford, noto riformato presso l’Università di Rostock, dal 1521.
Nel 1552 ci fu lo scioglimento del cenobio.
Ciò avvenne nello stesso anno nel quale il duca Enrico .
L’ultimo abate Nicholas Peperkorn se ne andò e si ritirò in un monastero minore a Pelplin, oggi in Polonia.
Portò via con sé le reliquie.
Il duca Enrico V morì senza eredi.
Infatti, l’unico figlio maschio, Magnus divenne vescovo di Schwerin, si convertì al luteranesimo nel 1533, si sposò con Elisabetta di Danimarca ma morì nel 1550.
Dunque, gli eredi di Enrico furono i figli del fratello Alberto.
Tra questi merita menzione il duca Ulrico III di Meclemburgo-Güstrow (1527-1603).
La chiesa del monastero rischiò il saccheggio ma il duca Ulrico III impedì ciò, portando alla conversione dell’edificio al culto luterano.
La struttura fu ristrutturata e riaperta al culto luterano nel 1564.
Il pastore Hermann Kruse celebrò il primo Divino Servizio luterano.
I duchi di Meclemburgo continuarono a essere sepolti lì.
La chiesa e la struttura monastica rischiarono di essere danneggiate durante la Guerra dei Trent’anni (1618-1648).
Gli eserciti assaltarono la struttura nel 1637.
L’anno dopo l’edificio fu restaurato.
Alcune strutture precedenti furono demolite perché danneggiate.
Un restauro sostanzioso fu fatto nel XIX secolo dal duca Federico Francesco II (1823-1883) e da suo figlio Federico Francesco III (1851-1897).
Oggi, il monastero di Bad Doberan è un libro di storia fatto di mattoni, un libro che riporta la testimonianza della storia di una famiglia nobile oramai estinta.
Dunque, si tratta di una testimonianza importante.