In memoriam Cardinalis Brandeburgensis

In memoriam

Questa è la mia poesia intitolata “In memoriam cardinalis Brandeburgensis”, ossia “In memoria de ‘l cardinal di Brandeburgo”:

IN MEMORIAM CARDINALIS BRANDEBURGENSIS

Hominis sbagghiu fici…

Ecclesiae principi ancu…

Albertus, Cardinal Brandeburgensis,

et iddu Lutherus fici birsagghiu…

pì ogni sbagghiu…cuntru Diu,,,

ancu…et lu briacuni uffinnìu…

sed certu iddu sbagghiannu…

tànnu…pì Romam sempri ristau.

IN MEMORIA DE ‘L CARDINAL DI BRANDEBURGO

D’omo error fece…

de la Chiesa principe anco…

Alberto, Cardinal di Brandeburgo,

e d’egli Lutero fe’ bersaglio…

per ogni sbaglio…contro Iddio…

anco…l’ubriacone offese…

ma certo egli sbagliando…

allor…per Roma sempre restò.

Prima di commentare la poesia, desidero ringraziare Giulio Comini, concittadino di Roncoferraro, in Provincia di Mantova, della dedica fattami su Facebook per il Premio Letterario Milano 2023.

Ringrazio anche tutti coloro che si sono complimentati con me.

Ora, commento la poesia.

Avevo già dedicato qualche articolo al cardinale Alberto di Brandeburgo (28 giugno 1490-24 settembre 1545).

Il cardinale Alberto di Brandeburgo faceva parte della famiglia degli Hohenzollern di Franconia.

Dunque, era un parente di quella famosa Barbara di Brandeburgo (1422-1481), la quale sposò il marchese Ludovico II Gonzaga , marchese di Mantova.

Egli fu margravio del Brandeburgo, arcivescovo di Magdeburgo, arcivescovo di Magonza, amministratore apostolico di Halberstadt, cardinale presbitero di San Crisogono e cardinale presbitero di San Pietro in Vincoli.

Alberto operò quando Martin Lutero innescò il moto che prese il nome Riforma protestante, dopo l’affissione delle 95 tesi sulla porta della chiesa del castello di Wittenberg.

Il cardinale divenne il bersaglio dell’ex-monaco.

Lutero fu caustico nei confronti di Alberto e contro di lui scrisse dei veri e propri pamphlet.

Certamente, Alberto non ebbe una condotta esemplare.

Infatti, egli visse come più come un principe secolare che come un uomo della Chiesa.

Ebbe anche delle relazioni con delle donne che gli diedero anche dei figli.

Ciò non giovò molto alla causa del cattolicesimo.

Tuttavia, rimase fedele alla Chiesa cattolica, nonostante molti dei suoi parenti fossero passati al luteranesimo.

Un esempio fu suo nipote, l’elettore del Brandeburgo Gioacchino II (1505-1571), il quale si fece luterano nel 1539, anche se espresse questa tendenza in modo esplicito nel 1555.

Il cardinale fece erigere una chiesa mariana nella città di Halle.

Infatti, egli scelse di risiedere lì.

La residenza del cardinale Alberto fu la fortezza di Moritzburg.

La chiesa in questione fu la chiesa del Mercato o chiesa del Mercato di Nostra Signora.

Nella chiesa fece mettere 8.100 reliquie e 42 scheletri ritenuti di santi.

La chiesa sarebbe dovuta essere un baluardo del cattolicesimo nella zona.

Purtroppo per il cardinale, la chiesa divenne luterana nel 1541.

Il teologo luterano Justus Jonas predicò in essa e nel 1542 divenne pastore di essa.

Due anni dopo, Jonas divenne sopraintendente (vescovo) luterano di Halle.

Così, il cardinale morì sconfitto (e indebitato) nell’anno successivo.

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