Il sudore anglico, il male che afflisse l’Inghilterra dell’epoca Tudor

sudore anglico

L’Inghilterra dell’Epoca Tudor vide molte malattie. Tra queste ce ne fu una misteriosa chiamata sudore anglico.

Nel 1551, un medico di nome John Caius scrisse queste parole:

La malattia comincia molto improvvisamente, con un senso di ansia, seguito da brividi freddi, a volte molto violenti, capogiri, mal di testa e dolori al collo, spalle e agli arti e spossatezza. Dopo la fase del freddo, che può durare da mezz’ora a tre ore, seguono la fase del caldo e del sudore. Il caratteristico sudore arriva all’improvviso, senza un sintomo preciso. Insieme ad esso, o dopo di questo, arrivano il mal di testa, delirio, tachicardia e una forte sete. Anche le palpitazioni e il dolore al cuore sono sintomi frequenti. Non sono state osservate eruzioni cutanee. Nella fase finale si sente un bisogno urgente di dormire e un’ulteriore stanchezza, ma la morte può pervenire dopo ore e ore di sofferenze”.

Tale malattia fu particolarmente tra il 1485 e il 1551.

Secondo alcuni, sarebbero stati i mercenari francesi al servizio di re Enrico VII a portare il misterioso morbo in Inghilterra.

Tuttavia, questa teoria è indebolita dal fatto che il contagio sia stato usato come pretesto da alcuni nobili per non unirsi a re Riccardo III prima della battaglia campale di Bosworth Field, la quale fu disputata nel 1485 e finì con la vittoria di re Enrico VII.

La malattia si diffuse particolarmente nei mesi estivi e questo fa pensare che i roditori e gli artropodi siano stati i vettori dell’agente eziologico.

Quest’ultimo è stato individuato nell’Hantavirus da alcuni scienziati attuali.

Poiché si verificava maggiormente nei mesi estivi, la malattia fu chiamata “malattia del sudore” o “sudore anglico”.

Quando re Enrico VII tornò con le sue truppe a Londra, il male si manifestò e uccise anche due lord sindaci, sei assessori e tre sceriffi.

Il male si propagò anche in Irlanda nel 1492.

Nel 1502, il sudore anglico contagiò il principe del Galles Arturo e sua moglie, Caterina d’Aragona.

Lui morì e lei si salvò e rimase vedova.

Re Enrico VII decise di fare sposare la vedova col cognato, il futuro re Enrico VIII.

Nel 1517, ci fu un’ondata mortale che contagiò e uccise molte persone a Oxford e a Cambridge.

Ci fu un’ondata molto forte anche nel 1528.

L’ultima ondata fatale fu nel 1551.

Due vittime illustri furono Henry e Charles Brandon, rispettivamente secondo e terzo duca di Suffolk, figli di quel famoso Charles, amico e (per un certo periodo di tempo) cognato di re Enrico VIII, nonché primo duca di Suffolk

Dopo il 1551, questo morbo sparì.

Si manifestò un morbo simile in Francia, in Piccardia, tanto che fu chiamato “mal piccardo”.

Molto probabilmente, l’agente eziologico del sudore anglico potrebbe essere stato l’Hantavirus, un virus che può essere presente in artropodi e roditori.

Il virus danneggia l’endotelio dei vasi sanguigni, danneggiando anche polmoni e reni.

Questo potrebbe dare luogo anche ai sintomi descritti da Caius.

Viste le condizioni igieniche approssimative dell’epoca, il morbo potrebbe essere dovuto all’Hantavirus.

Tuttavia, rimane ancora oggi il mistero della sua scomparsa.

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