Isaac Newton era affetto da sindrome di Asperger?

Isaac Newton

Quando si parla di Isaac Newton (25 dicembre 1642-20 marzo 1726) si parla di un gigante della scienza, di un uomo sempre alla ricerca.

Su di lui si dissero (e scrissero) molte cose.

Si disse, per esempio, che Isaac Newton avesse un carattere scorbutico e sgradevole.

Il suo amico William Stukeley smentì tale tesi.

Ancora oggi, si dice anche che il noto scienziato inglese fosse stato affetto da sindrome di Asperger.

La sindrome di Asperger è un disturbo pervasivo dello sviluppo che non comporta ritardi nell’acquisizione delle capacità linguistiche né disabilità intellettive.

Rientra tra i disturbi dello spettro autistico.

La sindrome di Asperger è definita autismo ad alto funzionamento.

Chi è affetto da tale disturbo tende a mostrare carenza di empatia cognitiva.

Chi è affetto da tale sindrome, difatti, difficoltà nelle elementari interazioni sociali, difficoltà che possono comprendere la mancanza di sviluppo di amicizie o il non ricercare gratificazioni o realizzazioni relazionali (per esempio mostrare agli altri oggetti di interesse), un’assenza di reciprocità sociale o emotiva (“giochi” sociali come il dare e prendere) e alterazioni nei comportamenti non verbali in settori come il contatto visivo, nelle espressioni facciali, nella postura e nella gestualità.

Oltre a ciò, le persone con sindrome di Asperger mostrano interessi e attività limitati e ripetitivi, talvolta anormalmente intensi o che implicano un’esagerata concentrazione.

Possono seguire routine inflessibili, presentando frustrazione alla minima variazione, comportarsi in modi stereotipati e ripetitivi.

Eppure, grandi personaggi hanno tale disturbo.

Chi ha la sindrome di Asperger ha eccellenti doti mnemoniche.

Può percepire più facilmente di altri i cambiamenti negli oggetti e nelle immagini a loro ben note.

Può avere grandi capacità anche nell’arte e nello studio.

Questo potrebbe essere stato il caso di Isaac Newton.

Lo scienziato inglese era figlio della tradizione protestante.

Egli era un protestante radicale che odiava la Chiesa cattolica.

Nel mondo protestante, la Bibbia era (e tuttora è) molto centrale.

Del resto, per Martin Lutero la salvezza era data dalla fede e dalla Scrittura.

In una camera di un albergo in un Paese protestante si può trovare una copia della Bibbia.

Ad un certo punto, Newton iniziò a fare delle ricerche sulla data della fine del mondo, l’Apocalisse.

Fece delle ricerche in modo quasi ossessivo.

Questo ci fa pensare che egli possa avere avuto la sindrome di Asperger.

Tuttavia, come ho scritto prima, Newton era figlio di quella società puritana che metteva al centro la Bibbia.

In quel periodo vi era anche un certo fervore religioso e Newton potrebbe essere stato influenzato da ciò, anche se il suo protestantesimo fu radicale e eterodosso anche rispetto all’anglicanesimo.

Le sue teorie furono vicine a quelle anti-trinitarie.

Credeva inoltre che solo per un ristretto numero di eletti (144.000, secondo l’Apocalisse) vi sarebbe stata la risurrezione, sia del corpo come dell’anima, nel giorno del Giudizio universale.

A prescindere da tutto, Newton è da ricordarsi come un grande uomo di scienza.

Ricordiamo il teorema binomiale, lo spettro luminoso dei colori e le varie leggi dell’astronomia.

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