La Chiesa che non mi piace

Riporto questo stralcio di un articolo di Stefano Fontana su “La Nuova Bussola Quotidiana”, un articolo intitolato “La Chiesa slow food che sposa l’antiumano (senza Cristo)“:

Come noto, questo Club, fondato nel 1966 da Aurelio Peccei, ha pubblicato nel 1972 il Rapporto “I limiti dello sviluppo” (o della crescita – Limits of Growth), detto anche Rapporto Meadows, che presumeva di prevedere fino al 2050 le conseguenze (negative) della natalità sullo sviluppo economico. Fu il primo a prevedere “emergenze”, poi mai verificatesi in quanto di produzione ideologica, proponendo come loro soluzione la denatalità. L’ideologia del Club di Roma era incentrata sull’uomo visto come principale artefice dei presunti disastri futuri dell’umanità, ripresa oggi con l’ideologia dei cambiamenti climatici di origine antropica. L’iniziativa del Club di Roma si inseriva allora in una convergenza di molteplici istituzioni globali interessate a proporre un sostanziale neo-malthusianesimo. Se gli altri relatori presenti a Verona destano perplessità, la presenza di Pereira suscita sconcerto. La Chiesa (di allora) aveva sempre contrastato l’attacco all’uomo con scuse ambientaliste.

Il vescovo Pompili ha sottolineato che non basta la transizione ecologica, ci vuole la conversione ecologica, con il che si pretende di dare un’anima cristiana ad una scelta politica e per di più discussa e discutibile. Tutto il forum è stato orientato a piegare il cristianesimo ad alcune esigenze politiche ed economiche del mondo di oggi, senza approntare dei criteri di giudizio, senza riferirsi ai principi della Dottrina sociale della Chiesa, senza tenere conto di quanto la Chiesa aveva insegnato su questi temi fino a ieri l’altro. Tutti i relatori si sono scagliati, copiando servilmente dalla Laudate Deum, contro il “paradigma tecnocratico”, come se la rivoluzione green non fosse tecnocratica, ma felice, spontanea e bucolica, e come se le transizioni che essa richiede non fossero costosissime per alcuni e vantaggiosissime per altri. Costosissime soprattutto per i poveri.

Rimane tutto da spiegare perché debba essere un vescovo a ospitare un simile appuntamento, perché esso debba essere tenuto in una sala di un Episcopio, perché le parole Gesù Cristo non siano mai state pronunciate, perché siano stati invitati solo relatori di un’unica idea, perché le conclusioni siano state messe in mano al Petrini di turno, perché si dovrebbe assumere come criterio di vita l’imbarazzante decalogo da egli proposto, perché non si abituino le persone, compresi i fedeli, ad usare la ragione, perché si sposi la posizione del potere globalista sulla crisi ambientale fingendo di criticarlo, perché si dia la parola ad esponenti di linee culturali e politiche decisamente anticristiane e antiumane“.

Ho già espresso pubblicamente di essere un sostenitore di coloro che hanno espresso i dubia nei confronti del sinodo che è in corso.

Scriverò un articolo simile a quelli che scrivo su “La Civetta“.

Molti si chiedono come mai tanti hanno smesso di andare a messa.

La risposta è evidente.

Infatti, c’è una parte della Chiesa che purtroppo è al governo di quest’ultima e che vuole piegare il Cristianesimo a certe logiche politiche.

Vuole trasformare la Chiesa in un’organizzazione filantropica che non parla più di Cristo.

Questa è la realtà dei fatti.

Io ho frequentato tante messe.

In alcune di queste, il sacerdote celebrante ha parlato di tutto meno che di Cristo.

Ha parlato di politica e di cose sociali, cose che sono interessanti, ma il Vangelo è stato completamente messo in secondo piano.

Ai funerali dell’ex-presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, funerali civili, il nunzio apostolico in Italia si è tolto la croce pettorale e un importante cardinale, il cardinale Gianfranco Ravasi, ha fatto un discorso di santificazione di un personaggio che ha rifiutato il rito religioso.

Napolitano è sepolto nel Cimitero Acattolico di Roma.

Questo modello di Chiesa è perdente.

Esso si è già visto in certe Chiese protestanti, come la Chiesa di Svezia.

Sapete quanti sono oggi i luterani svedesi che vanno a messa regolarmente?

La risposta è il 2%,

Solo il 2% dei fedeli iscritti alla Chiesa di Svezia va regolarmente a messa.

L’Europa del Nord è completamente scristianizzata.

Dunque, i dati di fatto sono questi.

Qualche benpensante mi dirà: “Quello che tu sostieni è diabolico!“.

Io gli posso rispondere dicendo che quello che lui sostiene è diabolico o è da cretino.

Del resto, il diavolo si serve anche dei cretini.

Avete mai sentito parlare degli utili idioti?

Io mi attengo a dati di fatto incontrovertibili.

Il modello di Chiesa che qualcuno ci vuole propinare è un modello di Chiesa perdente.

La Chiesa che rifiuta i santi veri e che erige a santi personaggi come Malthus è una Chiesa perdente, una Chiesa che fa scappare le persone.

La dottrina cattolica mette al centro la Tradizione e quindi valori come la difesa della vita e la famiglia.

Di conseguenza, parla anche della natalità.

Invece, i signori progressisti, quelli che vogliono dare anche la Comunione protestanti, cosa che non si può fare per una questione di dogmi e di sacramenti, mettono in secondo piano questi temi.

In compenso, si sono spesi tanto nel parlare del controverso vaccino anti-Covid.

Mi pare inutile girarci intorno: vogliono distruggere il Cristianesimo e penso che sia arrivato il momento di fermare questo scempio.

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