L’Inferno di Dante e la misura del peccato

Inferno

Oggi è il Dantedì, il giorno dedicato a Dante, e pubblico questa poesia intitolata “Flamma Inferni”, ossia “La fiamma de l’Inferno”:

FLAMMA INFERNI

Sufferentia maggiuri certu…

et duluri aeternum stannu…

pì chiddi ca a l’autri duluri purtaru…

et da dintra flamma abbrucia…

accussì comu aeternum castìu…

duru tantu…ca eni ‘n ogni anima…

accussì ‘n Infernum…di castìu locu.

LA FIAMMA DE L’INFERNO

Sofferenza certo maggior…

e dolor eterno stanno…

per color che a l’altri dolor portaron…

e da dentro la fiamma arde…

così come castigo eterno…

duro tanto…per ogni anima che è…

così ne l’Inferno…di castigo loco.

Nella sua “Divina Commedia”, Dante Alighieri diede molta importanza all’Inferno.

L’Inferno dantesco è una gigantesca voragine ad imbuto.

Esso è composto da nove Cerchi che si spingono a spirale in profondità.

Man mano che si scende, i Cerchi si restringono; infatti minore è il numero dei peccatori puniti nei cerchi, che via via sono più lontani dalla superficie.

Nei cerchi più grandi, quelli più vicini alla superficie, vi sono le anime di coloro che si macchiarono dei peccati più comuni.

Man mano che ci si allontana dalla superficie, il numero di peccatori è minore ma i loro peccati si fanno più gravi.

Nel primo Cerchio vi è il Limbo, il luogo destinato a coloro che morirono senza essere stati battezzati.

Queste anime sono condannate alla nostalgia di Dio.

Nell’ultimo Cerchio, invece, vi sono i fraudolenti verso coloro che si fidavano di loro.

Queste anime sono completamente immerse nel ghiaccio in posizioni grottesche.

Tra le anime presenti figurano quelle di Giuda Iscariota, di Bruto e di Cassio, le quali sono maciullate dalle tre bocche di Lucifero, l’angelo che si ribellò a Dio.

Le anime che si trovano nell’VIII Bolgia dell’VIII Cerchio sono tormentati da lingue di fuoco.

La mia poesia si ispira all’VIII Bolgia dell’VIII Cerchio.

Tra le anime presenti vi è quella di Ulisse.

Nella sua Divina Commedia, Dante volle dare una lezione di valori morali, anche se la sua opera ebbe anche un carattere esoterico.

Termino, avvisando che anche il mio libro intitolato “Dante contemporaneo” è disponibile anche in formato cartaceo.

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