Lo iettatore, una figura storica

iettatore

Purtroppo, mi sa che mi sia guadagnato la triste fama di iettatore, visto anche l’articolo di ieri su re Carlo III del Regno Unito.

Questa è la poesia che ho pubblicato il 9 maggio 2023 e che ho ripreso nel succitato articolo:

UMBRA MORTIS SUPRA REGEM

Ca ‘n Londinium si visti…

ubi Sanctum Petrum staci…

accussì ntâ la batia…

migra n’anima…ca passau…

et Guelforum maledictionis….

essiri poti signum…comu Henrici…

et pirchì mortis signum nun fussi…

pì lu re ‘ncurunatu…priamu!

L’OMBRA DELLA MORTE SUL RE

Che in Londra si vide…

ove San Pietro sta…

così nell’abbazia…

nera un’anima…che passò…

e de’ Guelfi della maledizione…

essere pole segno…come d’Enrico…

e perché di morte segno non sia…

per il re incoronato…preghiamo!

Io spero che re Carlo III si rimetta in salute al più presto.

Purtroppo, qualcuno mi ha apostrofato come iettatore.

Ora, quella dello iettatore è una figura storica.

Secondo alcuni, ci sarebbero persone in grado di portare sfortuna, il famoso malocchio.

Un esempio fu il re di Spagna Alfonso XIII di Borbone (17 maggio 1886-28 febbraio 1941).

Questi ebbe la fama di essere un portatore di sfortuna.

Quando questi venne qui in Italia, nel 1923, ci furono vari incidenti e Benito Mussolini, che era un uomo molto superstizioso, non lo volle incontrare.

Si parla anche di un nobile napoletano del XVIII secolo, un tale Cesare della Valle, che ebbe la fama di essere uno iettatore.

Anche Papa Pio IX (Giovanni Maria Pietro Pellegrino Vittoria Mastai-Ferretti, 13 maggio 1792-7 febbraio 1878) ebbe questa fama sinistra, una fama nata in ambienti anticlericali.

Tale figura entrò anche nel teatro.

Per esempio, Luigi Pirandello (28 giugno 1867-10 dicembre 1936) scrisse un’opera intitolata “La patente”.

In quell’opera, il protagonista è un tale di nome Rosario Chiàrchiaro, il quale fu cacciato dal banco dei pegni perché accusato di essere uno iettatore.

Rosario Chiàrchiaro fu impersonato da Totò, come mostra la foto qui sopra.

Il paradosso è il fatto che la figura dello iettatore sia nata in ambienti razionalisti e non religiosi.

Dunque, come si dice, un uomo non può essere tutto razionalità.

Nelle menti delle persone ci sono meccanismi che sfuggono alla ragione.

Termino, avvisando che tacciare qualcuno di essere uno iettatore comporta il rischio di querela per diffamazione.

A buon intenditor…vanno poche parole.

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