Lunensis Aurum/ l’Auro di Lunigiana

Questa è la mia poesia intitolata “Lunensis Aurum”, ossia “L’auro di Lunigiana”, nella versione in italiano:

LUNENSIS AURUM

Ubi gubernum li Malaspina…

accussì ‘n ogni rocca appiru…

certu ‘ntra Genuam et Florentiam…

aurum staci ancora…

et sapiri eni chistu…

ca cum Marinum ibi veni…

pì Aemiliam cum lu cori…

et chistu Lunensis Aurum eni.

L’AURO DI LUNIGIANA

Ove il governo i Malaspina…

così in ogni rocca ebbero…

certo tra Genova e Fiorenza…

l’auro sta ancora…

e saper è questo…

che col Marino ivi vien…

per l’Emilia col cor…

e questo di Lunigiana è l’auro.

Dedico questa poesia ad una persona che conobbi su Facebook qualche anno fa e che oggi è a tutti gli effetti mia amica.

La persona in questione si chiama Eleonora e risiede a Spilamberto, nella vicina Provincia di Modena.

La poesia è intitolata “Lunensis Aurum” perché la persona in questione è di origine lunigianese.

Io sono molto interessato alla storia della Lunigiana, anche per la questione delle statue-stele.

Ricordo il mio ebook intitolato “Da Roncoferraro a Pontremoli”.

Eleonora conosce bene la Lunigiana e me ne racconta le storie.

Posso dire che sia riuscita a farmi innamorare della Lunigiana, una terra di confine tra Toscana e Liguria, una terra ricca di storia.

Oltre a ciò, abbiamo in comune la passione per la poesia (infatti, è poetessa anche lei) e per la cultura.

Dunque, ogni santo giorno abbiamo un argomento di cui discutere.

Non vi è solo quello, Eleonora è diventata una sorta di “musa ispiratrice” per il sottoscritto.

Lei mi porta all’attenzione un argomento.

Fa ciò ogni giorno, praticamente.

Così, mi dà l’ispirazione per scrivere gli articoli e persino le poesie.

Se dovessi avere successo come articolista o come scrittore (cosa ardua ma non impossibile) mi dovrei sdebitare anche con lei.

Le sono riconoscente.

Le sono riconoscente anche di un’altra cosa.

Infatti, lei mi racconta spesso le storie della sua vita e mi ritrovo in molte di esse.

Qui da me c’è, per esempio, c’è chi mi dice: “Tu sei mantovano“.

Sono mantovano di nascita e risiedo a Roncoferraro, che è sempre in Provincia di Mantova.

Ciò non può essere negato.

Però, io non mi sento legato a Mantova e a Roncoferraro, per mia storia e cultura.

Sia chiaro, non intendo mancare di rispetto a nessuno.

Però, guardando bene me stesso, intimamente, non mi sento mantovano.

Per esempio, se avessi tanti soldi, andrei via da Roncoferraro in men che non si dica.

Mi costruirei una villa simile ad un castello sulle colline toscane, magari proprio in Lunigiana, dell’Umbria o del Lazio.

Sono i miei posti preferiti, al di fuori della Sicilia, la quale è nel mio cuore.

Tra l’altro, io andai in Toscana e mia madre, buonanima, studiò a Firenze.

Mi costruirei un castello (con tanto di cappella per la messa e di biblioteca) in una di quelle zone e mi ritirerei lì, magari facendo piantare anche delle viti.

Farei una sorta di agriturismo, sfruttando anche le mie conoscenze di chimica per la vinificazione.

Sento sempre che c’è qualcosa che qui, dove vivo tuttora, mi manca.

Forse senza volerlo, Eleonora mi ha dato conferma di ciò.

Per la verità, anche il confronto con altre persone mi ha fatto pensare ciò ma Eleonora me l’ha confermato.

Dunque, con lei mi sento in debito.

Intanto, spero di ringraziarla con questa poesia.

Diciamo abbia fatto come il cuoco Mastro Zafirano, il quale inventò le tagliatelle in occasione del matrimonio di Lucrezia Borgia con il duca di Ferrara Alfonso d’Este, nel 1487.

Egli si ispirò ai capelli biondi della sposa.

Anche Eleonora è bionda (anzi, come le dico spesso, è la bionda che usa la penna come una fionda, visto che è una penna attiva) e mi è sembrato logico dare alla mia poesia quel titolo.

Spero che piaccia.

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