I Santi Pietro e Paolo, Roma e Londra

Oggi, è la solennità dei Santi Pietro e Paolo, due pilastri della cristianità e santi patroni della Diocesi di Roma.

Auguro buon onomastico a coloro che si chiamano Pietro e Paolo.

I Santi Pietro e Paolo sono due esempi di peccatori perdonati.

Pietro rinnegò Gesù Cristo quando quest’ultimo fu processato per essere messo in croce e Paolo, che in precedenza si chiamava Saulo, fu un persecutore di cristiani, prima della sua conversione.

Eppure, entrambi si convertirono e furono perdonati.

San Pietro rappresenta ancora oggi il rapporto con l’Antica Alleanza mentre San Paolo fu l’apostolo delle genti, colui che avvicinò i pagani a Cristo.

Non a caso, fu San Paolo a raggiungere Roma per primo.

Poi, arrivò San Pietro, il quale divenne primo vescovo di Roma, primo Papa.

Entrambi morirono sotto l’imperatore romano nel 67 DC.

Non a caso, la basilica di San Pietro in Vaticano è sede del Papa e in essa vi è la sua cattedra, anche se non è la cattedrale di Roma, mentre la basilica di San Paolo fuori le mura è una quattro basiliche papali della Città Eterna.

Annesso alla basilica di San Paolo fuori le mura vi è un monastero benedettino.

La basilica di San Pietro in Vaticano e quella di San Paolo fuori le mura furono erette sulle tombe di San Pietro e di San Paolo.

Ora, una situazione speculare si vede a Londra.

Anche nella capitale inglese sono presenti i Santi Pietro e Paolo.

La cattedrale di Londra è dedicata a San Paolo.

La cattedrale di San Paolo risale al vescovo Mellitus (604-624), il quale fu consacrato da quel Sant’Agostino che fu mandato in Inghilterra da Roma nel VI secolo DC.

La Diocesi di Londra esistette anche prima dell’arrivo di Sant’Agostino.

Dopo l’incendio del 1666, la cattedrale di San Paolo fu ricostruita dall’architetto Christopher Wren…sul modello della basilica di San Pietro in Vaticano.

Tuttavia, a Londra vi è anche un’importante chiesa dedicata a San Pietro, l’abbazia di Westminster.

Essa fu costruita tra il 1045 e il 1050 per volere di re Edoardo III il Confessore, il quale fece un voto di andare a Roma, alla tomba di San Pietro.

Non potendo sciogliere questo voto, il re fece costruire l’abbazia.

Dovette mandare un messaggero al pontefice per chiedere di essere dispensato dal voto, e il Papa sostituì il voto nell’impegno a costruire un monastero dedicato a San Pietro.

L’abbazia fu sotto la gestione dei monaci benedettini (come la basilica di San Paolo fuori le mura, a Roma) fino al 1540.

Nel 1540, i monaci dovettero lasciare l’abbazia perché fu soppressa nell’ambito dello Scisma anglicano.

Tra il 1540 e il 1550, l’abbazia di Westminster fu sede dell’omonima diocesi fondata da re Enrico VIII mentre nel 1550 divenne concattedrale della Diocesi di Londra.

Durante il regno della regina Maria I (1553-1558), l’abbazia fu restaurata e i monaci tornarono in essa.

Il monastero fu dissolto definitivamente durante il regno della regina Elisabetta I.

Oggi, l’abbazia di Westminster è una Royal pecular.

Ergo, è un edificio di culto di proprietà regia e non è soggetta alla giurisdizione del vescovo anglicano di Londra.

Così, Roma e Londra hanno in comune i Santi Pietro e Paolo.

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