Miles sarvatu/ Il milite salvato

Miles

Questa è la mia poesia intitolata “Miles sarvatu”, ossia “Il milite salvato” ed è dedicata ad un personaggio ritratto in una statua del Santuario della Beata Vergine Maria delle Grazie:

MILES SARVATU

Il fulmine scorrea a me vicino,

ma tratto fui da morte e di periglio,

Perché Maria lui fé torcer cammino”.

Comu ‘n Gratiarum Virginis Mariae…

Basilica a taliari havi…

pilligrinu ‘n devotionem homo…

leggi…verba chisti dû surdatu…

et supra iddu nun cadìu…

sagitta accussì forti…

ca morti avissi purtatu…

pirchì ad Dominum Maria parrau.

IL MILITE SALVATO

Il fulmine scorrea a me vicino,

ma tratto fui da morte e di periglio,

Perché Maria lui fé torcer cammino”.

Come ne la basilica di Maria…

Vergine de le Grazie a mirar ha…

pellegrino in devozione l’omo…

legge…parole codeste de ‘l milite…

e sopra egli non cadde…

la saetta così forte…

che morte avrebbe portato…

perché al Signor Maria parlò.

L’introduzione di questa poesia intitolata “Miles sarvatu” è una metopa che si trova sotto una nicchia vuota.

Infatti, la statua che occupava la nicchia aveva indosso un’armatura

Negli anni trenta del secolo XX uno studioso inglese, il dottor James Gow Mann della londinese Wallace Collection, uno dei più noti musei di armi antiche, saputo che si riteneva che nel “Santuario” mantovano vi fossero delle armature antiche si portò sul luogo per esaminarle da vicino.

Egli si accorse subito che non si trattava di simulacri di cartapesta (come si pensava) ma di vere e proprie pezze difensive in acciaio forgiato buona parte delle quali risalenti addirittura al secolo XV.

Le statue (fatte di cartapesta e di legno) furono rimosse, smantellate e bollite.

Le armature sono visibili nel Museo Diocesano di Mantova.

Ora, la metopa racconta la storia del personaggio, una storia molto familiare.

Probabilmente, si trattava di un soldato.

Questo soldato rischiò di essere colpito da un fulmine e la Madonna lo salvò deviandone il corso.

La cosa mi ricorda molto un’esperienza da me vissuta nel 1992.

Ho scritto qualcosa a riguardo nel mio ebook intitolato “Temporali, un mondo da scoprire“.

Infatti, nel 1992, rischiai di essere colpito da un fulmine ma quest’ultimo colpì un quadro della Madonna che era vicino a me.

Questa storia dimostra il valore della Provvidenza, la quale non deve mai essere negata.

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