Re Guglielmo III, il re amato solo in Irlanda…e solo dai protestanti

Re Guglielmo III ‘Orange fu il re della “Gloriosa Rivoluzione”, colui che inaugurò il passaggio alla monarchia parlamentare in Inghilterra.

Già statolder dei Paesi Bassi dal 1672, Guglielmo cambiò la storia dell’Inghilterra.

Egli (14 novembre 1654-8 marzo 1702) divenne re d’Inghilterra dopo la deposizione di re Giacomo II Stuart, nel 1688.

Giacomo era suocero di re Guglielmo III.

Infatti, Guglielmo sposò la figlia di Giacomo, Maria (1662-1694).

Giacomo si convertì al cattolicesimo tra il 1668 e il 1669, quando questi era ancora duca di York.

Suo fratello, re Carlo II, fece educare le sue figlie Maria e Anna nella fede anglicana.

Dopo la conversione, Giacomo si sposò in seconde nozze con Maria Beatrice d’Este.

Nel 1685, re Carlo II morì e Giacomo divenne re, nonostante la Camera dei Comuni avesse tentato di escluderlo dalla successione al trono, i favore del duca di Monmouth

Questi era figlio naturale di re Carlo II.

Re Giacomo II iniziò a portare avanti una politica filo-cattolica e questo lo mise contro la popolazione protestante, la quale oramai era maggioranza in Inghilterra e in Scozia.

L’Irlanda rimase cattolica.

Giacomo voleva emulare suo cugino, il re di Francia Luigi XIV.

Così, ci fu una sollevazione in Inghilterra.

Il popolo protestante chiese aiuto a Guglielmo e a Maria e questi giunsero in Inghilterra con un esercito poderoso.

Giacomo fu costretto a scappare e si rifugiò in Francia con la moglie, la quale nel frattempo gli diede un figlio maschio, il futuro pretendente al trono Giacomo Francesco Edoardo (10 giugno 1688-1° gennaio 1766).

L’11 aprile 1689, Guglielmo e Maria furono incoronati re e regina d’Inghilterra come re Guglielmo III e regina Maria II.

Giacomo cercò di riprendere il trono, facendo leva sulla resistenza cattolica irlandese.

Guglielmo riuscì a fermarlo.

Quando la moglie morì, re Guglielmo III d’Orange divenne inviso in Inghilterra e in Scozia.

Egli era uno straniero.

Era inviso anche ai cattolici irlandesi, in quanto protestante.

Invece, i protestanti d’Irlanda fecero di lui un simbolo.

Nel 1701, il re esiliato Giacomo II morì.

Il re di Francia Luigi XIV riconobbe come re il figlio di questi Giacomo ma questo violò il trattato di Rijswijk firmato il 30 ottobre 1697.

Così, nel 1701, re Guglielmo III fece firmare l’Act of Settlement, il quale escluse i cattolici dalla successione al trono.

Nel 1702, Guglielmo morì per le complicazioni delle ferite riportate dopo una caduta da cavallo.

Egli non ebbe figli con Maria e così il trono passò alla di lei sorella Anna.

Come ho scritto prima, i protestanti irlandesi fecero di Guglielmo un simbolo, tanto che ancora oggi lo ricordano come King Bill.

Ancora oggi, il termine “orangismo” è associato agli oltranzisti protestanti irlandesi, ai quali si contrappose l’associazione degli Irlandesi Uniti.

I gruppi paramilitari orangisti combattevano contro l’IRA.

Così, oggi, re Guglielmo III d’Orange è un simbolo.

I simboli sono fatti per unire o per dividere.

Di certo, il re è ancora oggi divisivo.

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