George Ashe, il vescovo che fece viaggiare il figlio prima di morire

Saint George Ashe

Nella cattedrale anglicana di Cristo di Dublino riposano le spoglie di Saint George Ashe, vescovo di Cloyne.

Nato da una famiglia inglese residente nella città irlandese di Roscommon il 3 marzo 1657, Saint George Ashe fu un matematico.

Suo padre fu Thomas Ashe e sua madre fu Mary Saint George.

Quest’ultima fu figlia di Richard, arcidiacono di Clogher.

Tra il 1985 e il 1692, il futuro vescovo insegnò al Trinity College di Dublino

Egli divenne prevosto del medesimo istituto (del quale fu membro dal 1678) dal 1692 al 1695.

Rimase in quella posizione fino al 1695.

Tuttavia, la carriera di Saint George non si limitò a questo.

Infatti, egli fu anche cappellano dell’ambasciata britannica a Vienna.

Nel 1695 l’uomo di Roscommon divenne vescovo di Clogher e divenne anche vescovo di Derry nel 1717.

Tuttavia, tornò anche al Trinity College come vicecancelliere nel 1702.

L’arcivescovo anglicano di Dublino William King lo accusò di essere latitante.

Il primate anglicano gli scrisse che i nemici della chiesa erano stati portati dalla sua condotta a concludere che “i vescovi non erano necessari, dal momento che possono essere risparmiati per così tanto tempo”, e gli chiese di “rientrare in sede il prima possibile”.

Non accettò la nomina ad arcivescovo di Tuam, a suo dire, per la scarsa paga.

Nonostante la brutta reputazione di vescovo latitante, i suoi amici lo ricordarono con affetto.

Saint George fu un uomo di cultura apprezzato, tanto che diede un contributo alla Royal Society.

Su di lui c’era un’ombra.

Il vescovo Ashe era molto amico di Jonathan Swift, di cui era stato tutore al Trinity College. 

Nel 1726, si disse che Esther Johnson (“Stella”), la compagna di tutta la vita di Swift, avesse confidato ai suoi amici che Ashe aveva celebrato una cerimonia di matrimonio segreta, senza testimoni, tra lei e Swift nel 1716.

Il fatto che la sua affermazione fosse stata vera o meno fu oggetto di infiniti dibattiti. 

Gli amici erano profondamente divisi sulla verità della storia, e gli storici di oggi concludono che è impossibile esserne certi in un modo o nell’altro, dal momento che Ashe, l’unica persona che oltre a Swift e Stella avrebbe potuto conoscere la verità, era già morto quando, secondo quanto riferito, Stella fece la sua rivelazione.

In quanto anglicano, il prelato si sposò.

Sua moglie si chiamava Jane e da lei due figli.

Uno di questi ultimi si chiama come lui, Saint George.

Il padre lo mandò col vescovo di Cloyne e filosofo George Berkeley (1685-1753) in un tour in Italia.

Saint George junior visitò la nostra penisola, girando per la Sicilia, la Calabria e la Puglia.

Il padre capì l’importanza dei viaggi e volle insegnare ciò al proprio figlio.

Del resto, ancora oggi, la Sicilia è una delle regioni italiane che gli Inglesi preferiscono.

Saint George Ashe senior morì il 27 febbraio 1718.

Lasciò in eredità al Trinity College i suoi libri di matematica.

Insomma, il “vescovo latitante” è ancora oggi immortale.

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