Sostituzione etnica o sostituzione culturale?

sostituzione

In un convegno, il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida ha parlato di “sostituzione etnica”.

Il ministro ha detto una cosa corretta ma ha sbagliato la modalità.

Che ci sia un problema di denatalità è vero.

Però, più che di sostituzione etnica, parlerei di sostituzione culturale.

Sapete qual è il modo più subdolo nel quale si può distruggere un popolo?

Per distruggere un popolo bisogna distruggere la cultura, togliendone i simboli.

Basta pensare, per esempio, a quelli che vorrebbero rendere neutre le parole, usando lo schwa o l’asterisco, o a quelli che vorrebbero censurare la “Divina Commedia” di Dante , la quale (per i soliti benpensanti) sarebbe un’opera omofoba, razzista eccetera.

Si tolgono i crocifissi dalle scuole e censurano i libri di storia.

Qui sta il problema.

Così facendo, si distrugge la cultura di un popolo e si crea una società di gente senza identità.

Lo sto vedendo anch’io.

Per esempio, sulla pagina Facebook di “Italia chiama Italia” ho commentato un post sull’Italia, facendo accenno al diritto romano.

Infatti, l’Italia è culla del diritto occidentale moderno per via del diritto romano.

Ebbene, il mio commento ha avuto delle repliche assurde e fuori luogo.

Se coloro che hanno scritto i commenti fossero stati attenti nel leggere il post e ciò che ha scritto io, certe cose non sarebbero state scritte.

Questo dimostra che vi sono un analfabetismo funzionale ed un’ignoranza diffusi.

Ciò getta le basi della sostituzione culturale.

Certamente, la denatalità e l’immigrazione fuori controllo favoriscono ciò.

Però, il cuore del problema è l’attacco alla cultura.

/ 5
Grazie per aver votato!