Asmodeo, il demone matematico

Asmodeo

Tra i demoni, Asmodeo è uno dei più noti ed è citato nella Sacra Bibbia. Comincio questo articolo con questa mia poesia:

ASMODAEUS

Maledictus et tintu di raggia…

sempri ca eni cum lu tiempu…

Asmodaeus, certu ‘ntra li cchiù tinti,

dimoniu ca eni, accussì putenti,

et cum lampam mali ca faci,

comu cum scientiam etiam,

sed vinciri chiddu si poti cum la cruci.

ASMODEO

Maledetto e malo d’ira…

sempre che è col tempo…

Asmodeo, certo intra i più mali,

demonio che è, sì potente,

e col lume mal fa,

come con la scienza anco,

ma vincer quello con la croce si pole.

Mi è venuto in mente di scrivere questo articolo e questa poesia ieri, mentre stavo pubblicando in versione cartacea il libro intitolato “I demoni della mente: le fobie“.

Ho usato come immagine di copertina quella del demone Asmodeo che ho trovato su Wikipedia.

Il demone in questione è classificato come uno dei diciotto re infernali e comanda settantadue legioni di demoni.

Tale demone è lo spirito collerico.

Possiamo definirlo un vero e proprio incendiario.

Questa figura è menzionata nella tradizione babilonese e nella Bibbia.

Il testo biblico di Tobia lo cita.

Questo è uno dei frammenti di quel testo (capitolo 3, versetti 7-16) che menziona quel demonio:

[7] Nello stesso giorno capitò a Sara figlia di Raguele, abitante di Ecbàtana, nella Media, di sentire insulti da parte di una serva di suo padre.

[8] Bisogna sapere che essa era stata data in moglie a sette uomini e che Asmodeo, il cattivo demonio, glieli aveva uccisi, prima che potessero unirsi con lei come si fa con le mogli. A lei appunto disse la serva: “Sei proprio tu che uccidi i tuoi mariti. Ecco, sei già stata data a sette mariti e neppure di uno hai potuto godere.

[9] Perché vuoi battere noi, se i tuoi mariti sono morti? Vattene con loro e che da te non abbiamo mai a vedere né figlio né figlia”.

[10] In quel giorno dunque essa soffrì molto, pianse e salì nella stanza del padre con l’intenzione di impiccarsi. Ma tornando a riflettere pensava: “Che non abbiano ad insultare mio padre e non gli dicano: La sola figlia che avevi, a te assai cara, si è impiccata per le sue sventure. Così farei precipitare la vecchiaia di mio padre con angoscia negli inferi. Farò meglio a non impiccarmi e a supplicare il Signore che mi sia concesso di morire, in modo da non sentire più insulti nella mia vita“.

[11] In quel momento stese le mani verso la finestra e pregò: “Benedetto sei tu, Dio misericordioso, e benedetto è il tuo nome nei secoli. Ti benedicano tutte le tue opere per sempre.

[12] Ora a te alzo la faccia e gli occhi.

[13] Dì che io sia tolta dalla terra, perché non abbia a sentire più insulti.

[14] Tu sai, Signore, che sono pura da ogni disonestà con uomo

[15] e che non ho disonorato il mio nome, né quello di mio padre nella terra dell’esilio. Io sono l’unica figlia di mio padre. Egli non ha altri figli che possano ereditare, né un fratello vicino, né un parente, per il quale io possa serbarmi come sposa. già sette mariti ho perduto: perché dovrei vivere ancora? Se tu non vuoi che io muoia, guardami con benevolenza: che io non senta più insulti”.

[16] In quel medesimo momento la preghiera di tutti e due fu accolta davanti alla gloria di Dio“.

Oltre a ciò, Asmodeo è considerato anche un demone matematico.

Nell’astrologia medievale, egli è associato alle ore e al tempo.

Si poteva presentare attraverso sibili, fischi o suoni alterati provenienti da varia energia, lampade, scintille, oggetti vari, a cadenze di ore o giorni alterni, mai consecutivi, e dei quali non si riusciva a capire la provenienza.

Altre tradizioni ritengono che Asmodeo sia associato alla matematica e alla geometria.

Tuttavia, quel demonio, come altri, può essere sconfitto dalla croce di Cristo.

Del resto, quest’ultimo finì appeso ad una croce per vincere il peccato.

Vincendo il peccato, Egli (Cristo) vinse il demonio.

Forse, da ciò nacque la scritta che ancora oggi può essere letta a Rennes le Chateau.

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