La Gran Loggia d’Italia degli Alam

Gran Loggia

Nel 1910 ci fu uno scisma nella massoneria italiana. Un gruppo di massoni ruppe col Grande Oriente d’Italia e fondò la Gran Loggia d’Italia degli Alam.

Il termine “Alam” è un acronimo e significa “Antichi Liberi e Accettati Muratori”.

La Gran Loggia d’Italia degli Alam esiste ancora oggi e ha sede a Roma, nel Palazzo Vitelleschi, palazzo che si trova in Piazza del Gesù.

Lo scisma dal Grande Oriente d’Italia fu causato dall’atteggiamento rigidamente anticlericale di quest’ultimo.

Ciò avvenne nel 1908.

All’epoca, il gran maestro del Grande Oriente d’Italia fu Ettore Ferrari (1845-1929).

Ferrari fu un noto scultore e fu noto anche per il suo anticlericalismo.

Fu lui ad erigere il monumento di Giordano Bruno in Piazza Campo dei Fiori.

Così nacque la Gran Loggia d’Italia degli Alam.

Si tratta di una massoneria di Rito Scozzese, una massoneria di carattere tendenzialmente conservatore.

Essa fu costituita secondo certi aspetti del cavalierato medievale.

I massoni degli Alam cercarono sempre di avere un atteggiamento più conciliante con la Chiesa cattolica, rispetto al Grande Oriente d’Italia.

Infatti, deve essere ricordato che la massoneria di Rito Scozzese fu legata a quel mondo che gravitava intorno ai reali cattolici della famiglia Stuart.

Le basi del Rito Scozzese furono gettate nel periodo di esilio francese degli Stuart, dopo la fine di re Carlo I, la quale avvenne nel 1649.

Tale loggia ebbe anche dei rapporti col fascismo, il quale, però, la fece sciogliere, dopo averla messa in sonno.

Solo dopo la caduta del fascismo, la Gran Loggia d’Italia degli Alam si riprese.

Tra i suoi iniziati, ci furono personaggi come i poeti Curzio Malaparte e Gabriele D’Annunzio e gli attori Aldo Fabrizi, Antonio De Curtis, detto Totò, Carlo Dapporto e Gino Cervi.

Quest’ultimo, tra le altre cose, è ricordato da noi per aver impersonato il sindaco Giuseppe Bottazzi, detto Peppone, nella saga di Don Camillo.

Anche un noto mantovano originario di Rivarolo Mantovano fu iniziato alla Gran Loggia d’Italia degli Alam.

Il mantovano fu il noto musicista Gorni Kramer (al secolo Francesco Gorni Kramer, 1918-1995).

Così, la loggia è nota anche a noi.

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