Christus velatus/ Cristo velato

Napoli, Cappella Sansevero, Cristo velato (Christus velatus della poesia)

Questa è la mia poesia intitolata “Christus velatus”, ossia “Cristo velato”:

CHRISTUS VELATUS

Poscia la cruci, ca scinnìu…

accussì ‘n sepulcrum,

pì hominem ca si addurmiscìu…

suttu velum Christus stesi…

ca ‘n Caelum ancora nun juncìu…

pirchì vetus homo cum Iddu…

accussì murìu…di risurgiri prima…

sed mysterium certu fu.

CRISTO VELATO

Poscia la croce, che scese…

così ne ‘l sepolcro,

per l’omo che si addormentò…

sotto ‘l velo Cristo stette…

che in Ciel ancor non giunse…

perché ‘l vecchio omo con Egli…

così perì…di risorger pria…

ma ‘l mistero certo fu.

Questa poesia, manco a dirlo, mi è stata ispirata dall’amica Eleonora, alla quale vanno i miei ringraziamenti.

Eleonora è una fonte di ispirazione.

Per uno scherzo del destino, il tema sembra in parte collegato all’articolo precedente, riguardo alle statue.

Il protagonista della poesia è il Cristo velato della cappella Sansevero di Napoli.

La cappella Sansevero è una cappella barocca voluta dal principe Raimondo di Sangro (1710-1771), nobile napoletano che fu anche massone, alchimista e esoterista.

Infatti, la cappella può essere vista come una chiesa cristiana o un tempio massonico.

Effettivamente, in questo caso, la struttura della chiesa e quella del tempio massonico sono sovrapponibili.

Una delle opere della cappella Sansevero è il Cristo velato.

Si tratta di una scultura marmorea realizzata da Giuseppe Sammartino, la quale è piena di misteri.

L’opera rappresenta Gesù Cristo deposto dalla croce.

Il corpo di Cristo è coperto da un velo.

Secondo una certa leggenda, il velo sarebbe stato fatto di tessuto e poi marmorizzato da un processo alchemico del principe di Sangro.

In realtà, l’opera fu scolpita interamente.

Quella scultura fa pensare molto.

Essa rappresenta Cristo deposto dalla croce, un Cristo morto, prima della sua resurrezione.

Egli risorse dopo tre giorni.

Tutti noi sappiamo che prima di apparire risorto a Santa Maria Maddalena, Cristo discese agli inferi, per riscattare la colpa di Adamo.

Questa è l’interpretazione cristiana della scultura.

Se vogliamo interpretare la scultura con una chiave di lettura massonica, il Cristo velato rappresenta il profano che fa il suo cammino di iniziazione e che si sta preparando a lasciare le tenebre della sua vecchia vita per entrare nella luce di quella nuova da iniziato.

Anche in questo caso, la statua è ambivalente.

Però, una cosa è certa: il Cristo velato è una delle più belle opere d’arte del barocco napoletano.

Questo deve ricordare il valore dell’Italia nel mondo.

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