Ho scritto più di un articolo riguardo alla situazione di Cipro Nord e ai monumenti storici lì presenti.
Per esempio, vi sono anche testimonianze di arte francese e italiana.
Un esempio è rappresentato dalla chiesa di San Giorgio dei Greci di Famagosta.
La chiesa di San Giorgio dei Greci (della quale vi è la testimonianza nella foto qui sopra, foto che è stata presa dal sito “Bisanzio“) è una testimonianza della conquista dei Lusignano, i quali divennero sovrani di Cipro nel 1092.
Tale chiesa è un ibrido tra lo stile gotico e quello bizantino.
Infatti, funse da cattedrale ortodossa e fu distrutta durante l’assedio turco del 1571, assedio che finì con la vittoria dei Turchi Ottomani.
Oggi, esistono solo le rovine di tale chiesa.
Ricordiamo anche le cattedrali cattoliche di Nicosia e Famagosta, le quali furono convertite in moschee dopo la conquista turca (rispettivamente, nel 1570 e nel 1571) e che ancora oggi sono luoghi di culto islamici.
Dopo il protettorato britannico (1878-1922), Cipro divenne una repubblica ma temendo l’enosis, l’annessione dell’isola alla Grecia, l’esercito turco occupò la parte nord dell’isola nel 1974.
Nel 1983, i Turchi proclamarono la Repubblica di Cipro Nord, una repubblica riconosciuta solo da Ankara.
L’occupazione del 1974 e la successiva proclamazione della Repubblica di Cipro Nord provocarono un esodo di popolazione greca e cristiana verso sud e la colonizzazione turca del nord dell’isola.
Tanti monumenti rischiano di andare perduti.
Non mi riferisco solo alle rovine delle chiese cristiane distrutte dopo l’arrivo dei Turchi Ottomani nel 1571.
Penso anche a ciò che rimane della cristianità.
Come ho scritto anche su “Italia chiama Italia”, a Cipro Nord ci sono anche opere d’arte italiane.
Mi viene in mente, per esempio, l’abbazia di Bellapais.
Grande esempio di stile gotico francese a Cipro, l’abbazia fu un luogo di culto cattolico fino al 1571, anno in cui i Turchi Ottomani presero Cipro.
I Turchi diedero l’abbazia alla Chiesa ortodossa che ne fece una chiesa parrocchiale.
Dopo il 1974, la parte nord di Cipro fu invasa dai Turchi ed i cristiani dovettero andare verso sud, abbandonando i loro luoghi di culto.
La chiesa dell’abbazia ha un bell’affresco di scuola italiana all’ingresso.
Questo affresco deve essere tutelato.
A Salamina vi è il monastero di San Barnaba, l’apostolo che viaggiò con San Paolo.
Il monastero rimase in funzione anche dopo il 1974 ma nel 1976 i tre preti rimasti se ne andarono per problemi di vecchiaia e di salute.
Oggi, la chiesa e il monastero sono un complesso museale.
Altri monumenti, però, ebbero una sorte peggiore.
Le chiese furono trasformate in stalle, in depositi o in moschee.
Le opere d’arte al loro interno furono trafugate o distrutte.
Tutto ciò rischia di andare avanti e a Cipro Nord potrebbe non esserci più nessuna testimonianza della cristianità.
Non sarebbe il caso di intervenire.