Erik il Rosso, il grande esploratore

Erik il Rosso

Quando si parla del condottiero Erik il Rosso ( 940-1007) si parla di un grande esploratore che aprì la strada ad altri esploratori.

Egli nacque in Norvegia.

Eppure, Erik iniziò la sua vita di esploratore per un omicidio che gli costò l’esilio.

Prima, per primo omicidio, egli fu costretto a scappare dalla Norvegia e a rifugiarsi in Islanda.

Tornato in Norvegia, egli fu coinvolto in una rissa e commise un altro omicidio.

Questa volta, Erik dovette lasciare la Norvegia per sempre.

Il soprannome di Erik il Rosso deriva dal colore dei suoi capelli.

Il suo vero nome era Erik Thorvaldsson, poiché suo padre si chiamava Thorvald.

Così, egli lasciò la Norvegia, definitivamente, e andò verso ovest.

Viaggiando, approdò in Islanda.

Dalla moglie Þjóðhildr , Erik ebbe tre figli maschi e una femmina.

Uno dei tre figli maschi si chiamava Leif (970-1020).

Erik il Rosso era pagano mentre la moglie e il figlio Leif erano cristiani.

Proprio Leif introdusse il Cristianesimo in Groenlandia, intorno all’anno 1000.

Il padre non si convertì e morì dopo la partenza di Leif.

Leif continuò ciò che fece il padre nelle esplorazioni e ribattezzò la terra di Groenlandia e raggiunse anche il Nord America.

Egli fece chiamare la terra nordamericana col nome di “Vinlandia“, per la presenza di viti selvatiche.

I Vichinghi non colonizzarono stabilmente quelle terre ma grazie a ciò che fu fatto da Erik il Rosso si aprì la strada per il passaggio ad ovest.

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