Da Roma all’Inghilterra: San Paolino di York

Roma

Tra la fine del VI secolo e l’Inizio del VII, la Chiesa di Roma si propose di evangelizzare gli Anglosassoni, i quali occupavano la Britannia dal V secolo.

Papa Gregorio I (San Gregorio Magno, 540-12 marzo 604), si incaricò personalmente di mandare dei missionari da Roma in Britannia, per cristianizzare gli Angli, i Sassoni e gli Juti, i quali erano pagani.

Prima di diventare Papa, Gregorio chiese di essere mandato in Britannia a Papa Benedetto I (Benedetto Bonosio, 575-30 giugno 579) ma la popolazione romana insorse e fu costretto a rientrare.

Divenuto Papa, egli inviò dei missionari benedettini, tra i quali ci fu un certo Agostino, priore del monastero di Sant’Andrea al Celio.

Agostino divenne il primo arcivescovo di Canterbury, evangelizzando il regno anglosassone del Kent.

Correva l’anno 596.

Il Papa decise di mandare altri missionari in terra britannica.

Tra questi ci fu Paolino.

Nel 625, Paolino divenne vescovo di York.

Fu consacrato vescovo dal terzo arcivescovo di Canterbury, Giusto (morto il 10 novembre 627).

Anche se fu il quinto vescovo di York in successione, dopo Eborius (che fu vescovo nel IV secolo), Samson, Piraunus e Thadiacus, Paolino fu il vero fondatore della diocesi di York, la quale elevata ad arcidiocesi metropolitana nel 735.

Convertì re Edwin di Northumbria (re Edvino, 584 o 586-12 agosto 633).

Re Edwin lo protesse fino al 633, anno nel quale fu ucciso.

Morto il suo protettore, Paolino dovette lasciare York, la cui sede episcopale rimase vacante fino al 664.

Nel 633, egli divenne anche vescovo di Rochester, il terzo dopo Giusto, quello che divenne arcivescovo di Canterbury, e Romano.

Paolino si stabilì a Rochester, ove morì il 10 ottobre 644.

La sua salma fu tumulata nella cattedrale locale, la quale è il suo santuario principale.

Dunque, Roma rievangelizzò quella terra che assunse il nome di Inghilterra e la legò a sé fino al XVI secolo, il secolo dello Scisma anglicano.

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