Diana Lucifera, Mantova e la Lunigiana

Nella Mantova romana, prima dell’avvento del Cristianesimo, vi era il culto della dea Diana Lucifera, la divinità della luce diurna.

Un mio articolo già pubblicato su “La Civetta” fa un accenno di tale culto precristiano:

In Piazza delle Erbe di Mantova, la mia città natale,  vi è una statua molto interessante.

Essa è collocata nella nicchia della torre dell’Orologio, una torre quattrocentesca che fu costruita dall’architetto fiorentino Luca Fancelli. 

Si trova proprio sotto l’orologio stesso.

La statua in questione raffigura la Madonna Immacolata con le mani giunte in preghiera.

Alla base della statua si vede una nuvola con i cherubini e la Luna.

La Luna è rappresentata come uno spicchio con la gobba rivolta verso il basso.

Essa simboleggia la purezza della Madonna, la quale sconfisse il peccato.

Tuttavia, il fatto che una statua del genere sia presente in quel luogo indica un’altra cosa.

Infatti, vicino alla torre vi è la rotonda di San Lorenzo, una chiesa romanica a pianta circolare dell’epoca di Matilde di Canossa (1046-1115).

Avevo già scritto qualcosa riguardo all’edificio in questione. 

Prima dell’avvento del Cristianesimo, il luogo in cui si trova quella chiesa fu occupato da un altro edificio destinato al culto.

L’edificio in questione fu il tempio di Diana Lucifera.

Diana Lucifera era femminile italica, equivalente della greca divinità Artemis, così come Marte era l’equivalente di Ares. L’etimologia del nome  è da riportarsi, secondo alcuni, a Diviana, da dius, divino (arcaico divios), secondo altri a dies (il giorno). Diana era perciò la dea della luce diurna, con tutti i suoi benefici effetti sul mondo della natura.

Riportando l’etimologia della parola a dius o divus, Diana era considerata la dea del puro (sereno) cielo, invece che del puro giorno. Comunque il nome non contiene alcun rapporto con il nostro satellite, detto in latino semplicemente Luna, e soltanto in seguito identificato con Diana.

Ora, il fatto che una statua della Madonna, anche lei simbolo di purezza per la nostra visione cristiana, proprio nel luogo che era occupato da un tempio pagano sostituito da una chiesa ci dà l’idea di come la religione cristiana prese il posto del paganesimo nel IV secolo DC.

Il culto pagano fu rimpiazzato da quello cristiano e la divinità pagana fu rimpiazzata dal santo o (nel caso specifico) dalla Madonna.

La Madonna e i santi rappresentavano (e rappresentano) quel Dio che si fece uomo in Cristo, come testimonianze.

Certamente, il Cristianesimo del IV secolo non rinnegò sé stesso ed il suo monoteismo ma volle rendersi comprensibile alla gente dell’epoca.

Il Rinascimento fece riscoprire l’Età Antica,  sintetizzando la tradizione cristiana e l’eredità culturale classica.

Questo si vede ancora oggi nell’architettura“.

Come ho già scritto, il tempio di Diana Lucifera dell’antica Mantova si trovava dove oggi si trova la Rotonda di San Lorenzo, la quale è raffigurata qui sotto.

Si tratta di una chiesa romanica a pianta circolare eretta nell’XI secolo, quando Mantova era un possedimento di Matilde di Canossa (1046-1115).

Matilde di Canossa era contessa di Mantova e margravia di Toscana.

Qui si apre un nuovo capitolo della storia.

Infatti, i domini di Matilde di Canossa si estendevano da Mantova fino a gran parte dell’Italia centrale.

Anche la Lunigiana, regione storica oggi divisa tra Toscana e Liguria, fece parte dei domini di Matilde di Canossa.

Ora, il nome della Lunigiana deriva da Lunensis Ager e dalla città di Luni.

Anche questo nome ebbe a che fare con Diana Lucifera.

Infatti, la Lunigiana fu un approdo sicuro per i Greci, i quali portarono lì in culto di Selene.

I Romani sovrapposero al culto di Selene quello di Diana Lucifera.

In seguito, con l’avvento del Cristianesimo, Luni divenne sede episcopale che rimase in piedi fino al 1975 e che in quell’anno fu soppressa, per essere sostituita dall’attuale Diocesi della Spezia-Sarzana-Brugnato.

Nel 1797, una parte della Diocesi di Luni fu scorporata e trasformata nella Diocesi di Pontremoli, la quale fu unita a quella di Massa-Carrara nel 1988.

Comunque, il nome di Luni fece riferimento a Diana Lucifera, la quale fu simboleggiata da una falce di luna.

Anche a Mantova era presente il culto di questa divinità pagana, la cui figura fu rimpiazzata da quella della Madonna.

Guarda caso, la statua della Madonna che si trova a Mantova reca una falce di luna sotto i suoi piedi.

Al di là di ciò che è scritto nella Bibbia, non può essere definito casuale il fatto che la Vergine Maria sia stata ritratta così.

Inoltre, la statua della Madonna ricorda quella di una divinità romana nelle fattezze.

Dunque, i rapporti tra Mantova e la Lunigiana fu veramente forte.

A questo punto, la presenza di una statua-stele a Barbassolo di Roncoferraro potrebbe dirci qualcosa di più sui legami storici tra il territorio mantovano e la Lunigiana?

Porsi qualche domanda a riguardo è lecito.

/ 5
Grazie per aver votato!