Fantasmi e fobie

fantasmi

Oggi, voglio scrivere un articolo un po’ “pazzo”, un articolo il cui tema è quello che è scritto nel titolo: fantasmi e fobie.

Nel 1993, andai al castello di Gradara, in Provincia di Pesaro-Urbino.

Ho scritto di Gradara anche nel libro intitolato “La Via dell’Adriatico“.

Quando mi dissero del castello di Gradara e della storia dei fantasmi di Paolo Malatesta e Francesca da Polenta, i due amanti uccisi dal marito di lei (e fratello di lui) Gianciotto lo Sciancato tra il 1283 e il 1285, sentii un brivido.

Quando entrai nel castello, ebbi un certo disagio.

Ad un certo punto, non mi sentii neanche molto bene.

Mi sentii molto meglio a San Marino.

Certe persone che si dicono esperte del paranormale dicono che le persone particolarmente sensibili avvertano certe presenze, i fantasmi.

Sempre secondo queste persone, i fantasmi si farebbero sentire con maggiore forza da coloro che sono maggiormente sensibili.

Io, oggi, faccio una riflessione di un altro tipo.

All’epoca, avevo qualche fobia in più di oggi.

Penso, per esempio, all’automatonofobia, la fobia delle statue.

Il malessere che ebbi nel castello di Gradara potrebbe essere stato dovuto a ciò?

Probabilmente, quel malessere potrebbe essere stato di origine psicologica.

La psiche è uno strumento molto complesso.

Una persona può essere presa da ciò che le viene detto e la mente può fare tutto il resto.

Riguardo all’esistenza o meno dei fantasmi, sospendo il giudizio.

Sono cattolico e credo nella vita dopo la morte.

Quanto all’esistenza degli spiriti che infestano castelli e case, io sono molto cauto, pur ponendomi delle legittime domande.

/ 5
Grazie per aver votato!