Framlinghamiensis cantus/ Canto di Framlingham

Framlinghamiensis cantus

Questa è la mia poesia intitolata “Framlinghamiensis cantus”, ossia “Canto di Framlingham”, una poesia che mi è venuta di getto:

FRAMLINGHAMIENSIS CANTUS

Comu ‘n Suffolcensis terram si viri…

sèntiri si poti ancora..

opulenta tantu historia…

comu lu ventu cantus accussì…

et versificator Henricus staci…

cum so’ patri et so’ mugghieri…

ibi ‘n riposu…cum Dominum sempri.

CANTO DI FRAMLINGHAM

Come ne la terra de ‘l Suffolk si vede…

sentir si pole ancor…

opulenta tanto l’istoria…

col vento sì ‘l canto…

e ‘l poeta Enrico sta…

col padre suo e la sua sposa…

ivi in riposo…col Signor sempre.

Io penso che da lassù il conte di Surrey Henry Howard (1517-19 gennaio 1547) mi abbia dato l’ispirazione.

Appena ho visto la foto della tomba, foto che io ho messo qui sopra, la poesia mi è venuta in mente.

Henry Howard, lo sfortunato conte che oggi riposa nella chiesa di San Michele di Framlingham, una chiesa che oggi appartiene alla Chiesa anglicana ma che un tempo era cattolico, come cattolici erano Henry, suo padre, il duca di Norfolk Thomas Howard, e i suoi familiari.

Henry non era solo un nobile ma anche un poeta.

Egli introdusse il petrarchismo in Inghilterra.

Forse, da lassù, egli potrebbe avere detto al Padre Eterno: “Fai venire in mente una poesia che mi riguarda al signor Fucilone“.

La sua preghiera potrebbe essere stata esaudita.

Termino, segnalando che anche il mio libro intitolato “Il totalitarismo inglese del XVI secolo” è disponibile anche nel formato cartaceo al prezzo di 15,60 Euro.

Sembra quasi che nulla sia stato lasciato al caso.

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