Gli ordinariati personali, le diocesi degli ex-anglicani

Il 4 novembre 2009, Papa Benedetto XVI istituì gli ordinariati personali, ossia delle circoscrizioni ecclesiastiche particolari per gli anglicani convertiti al cattolicesimo.

Questo avvenne grazie alla Costituzione apostolica “Anglicanorum coetibus”.

Gli ordinariati personali esistenti sono l’Ordinariato personale di Nostra Signora di Walsingham, l’Ordinariato della Cattedra di San Pietro e quello di Nostra Signore della Croce del Sud.

Il primo ha giurisdizione in Gran Bretagna, il secondo ha giurisdizione negli Stati Uniti e in Canada, il terzo ha giurisdizione in Oceania.

Gli ordinariati personali servono ad accogliere gli anglicani che scelgono di entrare nella Chiesa cattolica, pur mantenendo delle pratiche anglicane.

Sono delle vere e proprie diocesi gestiti da propri vescovi o da sacerdoti che hanno una funzione equivalente.

Possono essere ammessi nell’ordinariato i preti anglicani sposati.

Poiché le ordinazioni anglicane non sono valide per la Chiesa cattolica (e in seguito spiegherò il motivo) questi preti debbono essere ordinati nuovamente da un vescovo cattolico.

I preti sposati debbono avere contratto matrimonio prima della conversione e dell’ordinazione nell’ordinariato della Chiesa cattolica.

I vescovi anglicani sposati possono entrare nell’ordinariato ma possono fare i sacerdoti.

Un esempio fu l’ex-vescovo anglicano di Richborough Edwin Barnes (nella foto, 6 febbraio 1935-6 febbraio 2019), il quale si fece cattolico nel 2011.

Poiché era sposato, Barnes fu ordinato sacerdote ma non poté ricevere l’ordinazione episcopale.

Lo stesso discorso valse anche per il successore di Barnes nella sede anglicana di Richborough, Keith Netwton.

Anche questi si convertì al cattolicesimo, nel 2010, e divenne ordinario dell’Ordinariato personale di Nostra Signora di Walsingham.

Ancora oggi, egli ricopre questo incarico.

Tuttavia, essendo sposato, Newton non poté essere ordinato vescovo.

Dunque, egli amministra l’ordinariato come sacerdote, anche se può indossare la mitra, l’anello e la croce pettorale e può usare il pastorale.

Non può ordinare diaconi, sacerdoti e vescovi, non essendo egli un vescovo ma un prete.

Gli ordinari degli ordinariati personali possono indossare l’abito corale e quello talare viola con lo zucchetto e fanno parte delle conferenze episcopali dei loro Paesi.

Come ho scritto prima, gli ordinariati personali conservano parte del patrimonio liturgico anglicano.

Dunque, utilizzano il Book of Common Prayer e gli altri libri liturgici anglicani rivisti e approvati dalla Santa Sede.

Quindi, con la nascita degli ordinariati si permise a molti anglicani in contrasto con la loro Chiesa e desiderosi di unirsi a Roma di poter fare ciò senza rinunciare al loro patrimonio liturgico.

Ricordo, per esempio, la ricchezza del canto anglicano, con i canti scritti dal compositore Thomas Tallis (1505-23 novembre 1585).

Rimasto cattolico fino alla morte, Tallis scrisse canti in inglese e in latino.

Egli visse durante i regni di re Enrico VIII, di re Edoardo VI e delle regine Maria I ed Elisabetta I.

Dunque, assistette allo scisma e ai successivi cambi di religione nel Regno d’Inghilterra.

Un altro compositore del canto anglicano fu Henry Purcell (10 settembre 1659-21 novembre 1695).

Dunque, la Chiesa cattolica è arricchita anche da tale patrimonio.

/ 5
Grazie per aver votato!