Hughie Hogg e la vergogna

Hughie Hogg
Hughie Hogg, personaggio della serie TV “Hazzard” impersonato da Jeff Altman

Condivido con voi una riflessione riguardo alla mia scelta di un personaggio come Hughie Hogg come pseudonimo per una sorta di rubrica di questo mio umile blog.

La scelta di Hughie Hogg mi è venuta in mente perché in fondo tale personaggio rappresenta ciò che non sono io.

Volevo scrivere degli articoli su dei temi attuali con un linguaggio più scanzonato e meno serioso.

Io sono un appassionato della serie TV americana “Hazzard“, la nota serie TV degli anni ’70 e ’80.

Quello di Hughie Hogg, il nipote di Jefferson Davis, mi è sembrato il personaggio ideale per la mia rubrica.

Infatti, egli è il nipote di un uomo corrotto come Jefferson Davis Hogg, il commissario unico della Contea di Hazzard detto Boss Hogg, e fa di tutto per emulare lo zio.

Lo emula persino nell’abbigliamento, col classico vestito bianco alla texana.

Il personaggio in questione è impersonato magistralmente da un attore come Jeff Altman, il quale è anche bravo nei giochi di prestigio.

Hughie Hogg è certo un personaggio antitetico al sottoscritto.

Infatti, egli è uno spregiudicato ma è anche caricaturale.

Nelle sei puntate di “Hazzard” nelle quali appare, Hughie cerca di fregare i protagonisti, i cugini Duke, e lo stesso zio.

Non ci riesce, anche perché i Duke e Boss Hogg si mettono insieme, pur essendo nemici tra loro, e il nipote perde sistematicamente, facendo delle figure barbine.

Hughie è un “cattivo inefficace”, come lo zio.

Questo lo rende simpatico.

Egli è più cattivo e spregiudicato di Boss Hogg ma è sistematicamente sconfitto e fa delle magre figure, facendo ridere.

Un attributo come manca a Hughie è il senso della vergogna.

Commette azioni deplorevoli (anche se, come lo zio, non è un omicida) e non si vergogna di ciò.

Io, se avessi una condotta disonesta come quella di Hughie, proverei almeno un po’ di vergogna.

Anzi, io ho un senso della vergogna che, a detta di chi mi conosce, è eccessivo.

Addirittura, quando sono in difficoltà, tendo a non chiedere aiuto per non sentirmi in difetto verso gli altri.

Così, ho deciso di “mettere la penna” nelle mani di Hughie, per trattare certi temi in maniera più leggera e scanzonata.

Spero che ciò sia gradito.

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