Hughie Hogg racconta: l’ideologia contro la famiglia

Hughie Hogg, personaggio della serie TV “Hazzard” impersonato da Jeff Altman

Io, il vostro Hughie Hogg, riprendo un tema già trattato ieri e cercherò di fare ciò col maggior tatto possibile, anche se so già che ci saranno delle polemiche.

Il caso di Giulia Cecchettin è qualcosa di orribile ed inquietante.

Una ragazza uccisa dall’ex-fidanzato è qualcosa di veramente straziante e spaventoso.

Una cosa del genere è spaventosa anche per uno come me, che non sono di certo immacolato.

Del resto, Hughie Hogg è noto a tutti.

Però, ciò che è veramente inaudito è stato ciò che ha detto la sorella della ragazza uccisa, Elena, la quale ha accusato lo Stato di essere complice in questo brutale assassinio.

Elena ha attaccato il “patriarcato”.

Oltre a ciò, girano in rete foto come quella riportata qui sotto.

La foto messa in mostra ritrae Elena in un costume con simboli alquanto inquietanti.

I simboli sono veramente inquietanti, anche per uno come me, che (ripeto) non è un fulgido esempio di onestà.

Anzi, io sono un tipo del sabato notte, come disse qualcuno ad Hazzard, la Contea della quale mio zio Boss Hogg era commissario unico.

Eppure, queste cose spaventano anche una persona come me.

Questi giovani sono stati istruiti in una cultura nichilistica, una cultura senza valori veri.

Si può dire che l’omicidio di Giulia sia frutto di quella cultura e non del “patriarcato” di cui tanto si parla.

Tra l’altro, in questo contesto attuale, il termine “patriarcato” è usato in maniera impropria.

Qui si vuole colpevolizzare il maschio di ogni cosa brutta.

Esistono uomini violenti, come esistono donne violente.

Che si dice delle violenze contro i bambini e gli anziani?

Da uomo, non posso accettare di sentirmi in colpa per dei crimini non commessi da me ma da altri.

Nessun uomo può accettare una cosa del genere.

La responsabilità di un crimine ricade solo su chi lo commette e non sulla categoria alla quale egli appartiene.

La legge dice ciò.

Rispondo ad Elena Cecchettin, affermando che non mi sento in colpa per il crimine del quale sua sorella è vittima.

Lo condanno e spero che si faccia giustizia.

Però, quel crimine non è stato commesso da me.

Comunque, le immagini di Elena Cecchettin sono inquietanti.

Nessuno vuole un’organizzazione teoocratica.

Di sicuro, io non amo i predicozzi dei testimoni di Geova.

Mi spaventano anche i modelli di società come quello iraniano.

Però, certi simboli non rappresentano dei valori.

Questi giovani hanno bisogno di valori veri.

Essi sono stati educati al nichilismo.

Per esempio, sono stati educati a odiare la famiglia, istituto al quale debbono anche la loro stessa esistenza.

Inoltre, vi è anche un uso inflazionato dei social-network, i quali sono casse di risonanza di certi disvalori.

Da ciò non può nascere altro che male.

Se lo dico anch’io, che mi chiamo Hughie Hogg…vuole dire che è vero.

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