Il diavolo è anche tra noi

diavolo

Il diavolo è anche tra noi e (purtroppo) questo è un triste dato di fatto e si vede in questa società che sta marcendo.

Al tema inerente al diavolo ho dedicato qualche articolo anche su “La Civetta“.

Quando si parla del diavolo non si parla solo del nemico di Dio per antonomasia anche di chi ha certi atteggiamenti che creano divisione e conflitto.

Il termine “diavolo” deriva dal latino “diabolus” e (a sua volta) dal greco “diaballein”.

Letteralmente, il termine significa “colui che divide”.

Ogni religione cita un personaggio negativo di questo tipo.

Lo Zoroastrismo ha Ahreman.

La religione norrena menziona un personaggio di nome Loki, la divinità della discordia.

Nell’Ebraismo esiste un personaggio biblico denominato “ha satan”, ossia “l’accusatore”, colui che accusa gli uomini di fronte a Dio.

Il personaggio “ha satan” divenne il Satana nel Cristianesimo.

Tuttavia, possono essere diabolici anche gli atteggiamenti delle persone.

L’uomo è “santo e peccatore”.

Può fare cose buone e cose negative.

Vi è il libero arbitrio.

Dunque, l’uomo può compiere la sua scelta tra il bene e il male.

Purtroppo, ci sono persone che, in maniera più o meno consapevole, possono scegliere il male.

Per esempio, ci sono persone che per invidia verso altre possono seminare discordia anche nelle famiglie e tra le amicizie di queste ultime.

Dalla discordia possono nascere solo odio e conflitti.

Queste persone possono essere definite dei “diavoli incarnati”?

Direi di sì.

Queste persone sono infelici delle loro miserabili esistenze e puntano a rendere infelici anche gli altri.

In poche parole, una persona del genere dice: “Se non sono felice io, non deve essere felice manco il mio prossimo“.

Tutto ciò è veramente triste.

Penso a familiari che non si parlano più e ad amicizie rotte.

Ci sono persone che, prigioniere dei loro più turpi pensieri, arrivano anche a compiere crimini veramente efferati.

Tuttavia, il crimine efferato può essere solo la punta dell’iceberg di una situazione complessa e negativa fin dalla radice che ad un certo punto esplode, manifestandosi nell’atto più drammatico.

Riguardo a ciò, vi è tanta letteratura.

Per esempio, vi consiglio di leggere “Il podere”, romanzo di Federigo Tozzi.

Di certo, ognuno dovrà rispondere delle proprie azioni nel momento fatidico.

La storia presenterà il suo conto a ognuno di noi e nessuno potrà sfuggire a ciò.

Dunque, preoccupiamoci del diavolo che sta all’Inferno e che è il padre della menzogna e della discordia…e dei diavoli che sono tra noi.

Chi è capace di capire…capisca.

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