Il gallo, un simbolo

gallo

Stamani, ho provveduto a creare la versione cartacea dell’ebook “Storie e miti d’Europa” e ho menzionato il gallo, un animale che era già noto in epoca precristiana.

I Romani associavano il gallo al dio Marte, per la sua natura bellicosa.

Per trattare il tema nel libro che sarà diffuso anche in versione cartacea su Amazon, ho preso la foto che ho trovato nel libro “Europa Misteriosa”.

Si tratta di un’immagine medievale di un gallo e di una gallina nera, due animali che formano una coppia simbolica malassortita.

Infatti, la gallina nera ha una simbologia oscura.

Essa era usata di notte dai negromanti per evocare il demonio.

Per compiere questo rito oscuro, la gallina era sgozzata nel crocevia.

Al contrario, il gallo rappresenta la luce che vince le tenebre.

Infatti, l’animale canta al sorgere del sole.

Oltre a ciò, il gallo ha anche un valore ambivalente nella simbologia cristiana.

Infatti, da una parte, esso simboleggia il rinnegamento di Pietro, quando Gesù Cristo fu arrestato, ma, dall’altra parte, il medesimo animale simboleggia anche la resurrezione, oltre a rappresentare la vigilanza.

Oltre a ciò, il gallo rappresenta anche la cattolicità.

Infatti, esso rappresenta anche la fede cristiana nell’obbedienza a San Pietro, l’apostolo che rinnegò Gesù per tre volte, il quale (però) fu perdonato e costituito vicario in Terra dallo stesso Gesù Cristo risorto.

Guarda caso, la rappresentazione dell’animale fu usata molto spesso nell’epoca della Riforma cattolica contro il protestantesimo.

Soprattutto nelle chiese alpine dell’area tedesca (le attuali Germania, Svizzera, Austria e Alto Adige) venivano poste rappresentazioni di galli.

Nell’araldica, l’uccello in questione compare spesso.

Per esempio, gli stemmi di Comuni italiani, come Gallarate e Parabiago, e stranieri, come i Comuni francesi di Jausiers e Vogüé, hanno al centro delle immagini di galli.

Comunque, quando sarà pubblicato, vi invito ad acquistare il mio libro.

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